Cucina kosher: un viaggio nella cultura ebraica

La cucina kosher, tipicamente ebraica prevede una serie di regole e alimenti precisi: scopriamola insieme

È conosciuta universalmente come cucina kosher: la cucina ebraica, conforme alle leggi della religione, prevede una serie di regole molto rigide sugli alimenti da scegliere, cucinare e consumare. Scopriamola insieme.

Cos’è la cucina kosher ebraica

La cucina ebraica è fondata su una serie di regole apparentemente rigide che però in realtà nascono un significato molto importante, che ognuno di noi, indipendentemente dalla religione, dovrebbe fare propri.

 Non ci si nutre infatti solo per motivi biologici: cibarsi è un atto sacro ed è opportuno, anzi fondamentale, tener sempre conto degli esseri viventi, anche degli animali che si scelgono per nutrirci.

Cucina kosher: un viaggio nella cultura ebraica

La cucina kosher infatti, segue diverse regole per la macellazione che avviene appunto con procedure speciali, ma anche i tagli, la scelta e la cucina seguono dei dettami piuttosto rigidi.

 Già che una tradizione, la cucina ebraica, rappresenta un vero e proprio mood da seguire che viene inglobato perfettamente e coerentemente dalla religione stessa.

 I principi della cucina kosher

I principi della cucina Kosher

Gli alimenti utilizzati nella cucina kosher, sono soggetti a controlli precisi. Con il termine kosher infatti si indica tutto ciò che è consentito e che rispetta le prescrizioni della Bibbia.
Come anticipato, non si tratta solo della scelta di determinati alimenti da consumare, quando più un approccio diverso, spirituale nei confronti del cibo che non è visto solo come qualcosa di scelto per nutrirsi: mangiare in questo caso, diventa espressione culturale della fede.

Nella cucina ebraica gli animali sono suddivisi in vari gruppi: consentiti e vietati. Fra le carni concesse ci sono i bovini e gli ovini, vietati invece i suini, i cinghiali e tutti gli animali non ruminanti. I volatili sono ammessi, tranne quelli che appartengono alle famiglie di uccelli rapaci e notturni.

Il pesce è consentito ma i molluschi e i frutti di mare no. La carne cruda in generale, o quella al sangue e poco cotta è assolutamente vietata nella cucina kosher.

La macellazione tradizionale ebrea, prevede un solo taglio a scopo di non far soffrire l’animale e viene compiuta da una persona specifica, autorizzata, che prende il nome di Schoet.

Cucina kosher: un viaggio nella cultura ebraica

Per quanto riguarda frutta e verdura, così come condimenti e spezie, possono essere utilizzati senza restrizioni, purché non siano confezionati e raffinati. Tutte queste attenzioni, non rendono affatto la cucina ebraica penalizzata anzi, si tratta di una delle tradizioni gastronomiche più apprezzate al mondo.

La cucina romanesca ebraica

Nel nostro Paese, la città che esprime al meglio la tradizione gastronomica ebraica resta Roma. La Capitale infatti ha una comunità ebraica piuttosto importante radicata soprattutto nel quartiere del Ghetto, tra il centro storico e Trastevere.

La cucina romana e quella ebraica, si sono influenzate a vicenda con gli anni, basti pensare ai carciofi alla giudìa. Quindi per un tour gastronomico all’interno della cucina ebraica, la Capitale è davvero un’ottima idea.

Cucina kosher: un viaggio nella cultura ebraica