Il consumo di cibo etnico in italia

Vi siete mai chiesti qual è il consumo di cibo etnico in Italia? Ecco i dati di un recente sondaggio!

Qual è il consumo di cibo etnico in Italia? In tempi in cui leggiamo notizie di genitori arrabbiati perché nella mensa di una scuola si serve cuscus (non ricordandoci che è anche un piatto tipico della tradizione gastronomica siciliana), è bene ricordare che ai consumatori italiani piace sperimentare nuovi piatti e nuove cucine. Senza togliere ovviamente nulla all’ottima cucina italiana. Ma sappiate che assaggiare sapori lontani che ci fanno viaggiare con le papille gustative ci piace. E ci piace sempre di più.

cucina etnica

I dati che vi riportiamo oggi sono stati presentati in occasione dell’inaugurazione alla Fiera di Rimini delle esposizioni “Gluten Free Expo” e “Lactose Free Expo“, due eventi che sono in programma nella città romagnola fino a oggi, martedì 20 novembre 2018, e in occasione di Foodnova, network dedicato alle nuove esigenze alimentari che ingloba le rassegne “Gluten Free Expo”, “Lactose Free Expo” e le nuove manifestazioni “Expo Veg” e “Ethnic Food Expo”.

La ricerca è stata condotta su elaborazioni Nielsen e ci permette di capire che il cibo etnico ci piace. E ci piace tanto!

Il consumo di cibo etnico in italia

Cibo etnico in Italia

Secondo la ricerca, più della metà degli italiani consumano piatti di origine etnica, con una percentuale del 52%. Il 42% ha mangiato almeno una volta fuori casa in uno dei tanti ristoranti etnici in Italia, che ormai non si trovano solo più nelle grandi città, ma anche in piccole realtà locali.

Il report ci svela che il mercato del cibo italiano halal vale qualcosa come 5 miliardi di euro. E gli esperti sono possibilisti sul fatto che i numeri potrebbero aumentare. E anche di molto, sia grazie alla popolazione residente, che si dimostra sempre più attenta alla cucina etnica, sia anche grazie al turismo.

Inoltre stiamo assistendo anche a una crescita del mercato kosher: secondo l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (Ucei) il settore decolla con un più 12% ogni anno.