Integratori alimentari, cresce il consumo: ma sono sicuri?

Ecco i dubbi degli esperti.

Cresce in tutto il mondo e anche in Italia il consumo di integratori alimentari, con un fatturato pari a 30 miliardi negli USA e 3 miliardi nel nostro paese. Sono in molti a consumarli regolarmente ogni giorno, per avere il giusto apporto di nutrienti e vitamine che magari non riescono a garantire con la normale alimentazione. Ma siamo sicuri che siano veramente efficaci e, soprattutto, che siano veramente sicuri? E’ quello che si sono chiesti degli esperti che hanno deciso di approfondire meglio il discorso sugli integratori alimentari.

Il Gruppo di Lavoro Salute e qualità della vita della Federazione Italiana Scienze della Vita (Fisv) con la Società Italiana di Farmacologia (Sif) e altre cinque società scientifiche hanno deciso di sollevare qualche dubbio su quella che è diventata ormai un’abitudine comune. Assumere integratori alimentari è quasi una moda ormai.

Dobbiamo ricordare che gli integratori sono in vendita senza l’obbligo di ricetta medica: quindi chiunque li può comprare. Ma non solo: sono in vendita senza l’obbligo di dimostrare validità e sicurezza. L’unica cosa che devono garantire è la giusta applicazione delle Good Manufacturing Practice, le pratiche per assicurare l’assenza di contaminanti viventi, come virus e batteri o sostanze tossiche come metalli pesanti e impurezze chimiche.

Non solo gli esperti italiani, ma anche altri grandi enti internazionali e altre illustre voci, come il Journal of the American Medical Society (Jama), cominciano a porsi la domanda se effettivamente gli integratori alimentari fanno bene alla salute o se bisognerebbe considerare maggiormente i rischi.

Gli esperti, inoltre, si chiedono se effettivamente abbiamo bisogno di questi prodotti: certo, sono comodi, sono pratici, si possono trovare in vendita ovunque, anche online, ma siamo sicuri che siano sicuri per la nostra salute e che, soprattutto, vengono usati in maniera corretta?

Di benefici e di possibili rischi si dovrebbe parlare un po’ di più, soprattutto per spiegare bene il corretto utilizzo e gli usi non salutari a chi già li utilizza o vorrebbe iniziare ad assumerli.