A New York, coworking ispirato a Jacques Tati e Robert Irwin
A Syracure, New York, uno spazio di coworking all’insegna della connessione visiva
Architecture Office ha progettato a Syracure, New York,uno spazio di coworking all’interno di un palazzo in cemento e acciaio del 1928: il risultato è qualcosa che incanta e stupisce.
25 le postazioni di lavoro ricavate all’interno di un’area di 300 mq ispirata alla nozione di cubicolo.
ShareCuse, questo è il nome, è molto più un coworking: si tratta di un percorso caratterizzato da cubicoli neri semitrasparenti auto portanti che definiscono una serie di lunghe, adibite a uffici per un totale di 7 zone, una sala conferenze e un piccolo angolo per le telefonate. La disposizione di queste strutture geometriche rendono il coworking unico nel suo genere. L’idea di impostare tutto secondo il modo cubicolo è stata scelta per valorizzare gli ambienti di lavoro condivisi e privati insieme.
I cubicoli, seppur di aperture di dimensioni uguali, hanno posizioni diverse per dare un senso di movimento leggero e inaspettato all’intero spazio.
Gli architetti dello studio Architecture Office, si sono ispirati, nella ricerca iconografica ai film di Jacquest Tati e alla fotografia di Robert Irwin al fine di creare un senso di connessione visiva per uno spazio semi-privati.
I cubicoli danno infatti un senso di apertura a chi guarda lo spazio nella sua interezza, ma la loro disposizione favorisce la creazione di uno spazio di lavoro semi privato che di disconnette visivamente dal resto dell’ufficio.
Tra tavoli minimali Hay, lampade a sospensione Muuto, cemento a vista, pareti bianche e cubicoli, gli unici accenti di colore sono dati dalle sedie di velluto rosa, grigio e blu dalle gambe in ottone, una scelta ovviamente non casuale.
Tutte le scelte cromatiche infatti sono state fatte per permettere a chi sta lavorando, di riposare lo sguardo e focalizzare la mente alla vista dell’ambiente circostante.
Insomma, nel nuovo spazio coworking a Syracuse, lavorare non è mai stato così bello.