The Garbage Patch State Embassy al Museo MAXXI di Roma

Una grande installazione per farci scoprire un nuovo continente: quello dei rifiuti plastici che galleggiano sugli oceani

Bottiglie, contenitori, oggetti si sono accumulati come rifiuti plastici negli Oceani, e ora anche nel Mediterraneo, causando negli anni la formazione di 5 isole con una estensione totale di 16 milioni di km2 (quasi come la Russia, o gli Stati Uniti e il Brasile insieme) in continua crescita. Isole fatte completamente di materiale plastico che con il sole si scioglie nell’acqua, senza biodegradarsi, creando uno strato sotto il livello del mare.

Un anno fa l’artista Maria Cristina Finucci aveva fondato il Garbage Patch State presso la sede Unesco di Parigi, per portare all’attenzione di tutti il drammatico problema dell’inquinamento dei mari a causa dei rifiuti plastici.

Maria Cristina Finucci Wasteland
Maria Cristina Finucci Wasteland

L’11 aprile scorso nel primo anniversario della fondazione di questo stato immaginario fatto di rifiuti, purtroppo così reale nella sua azione distruttiva, l’artista ha porta sulla piazza del Museo MAXXI di Roma una nuova installazione, L’onda, una struttura di trenta metri composta da scaglie di plastica provenienti da bottiglie riciclate ed è stata aperta la prima Ambasciata del Garbage Patch State sulla piazza del museo.

Maria Cristina Finucci Garbage Patch State Parigi
Maria Cristina Finucci Garbage Patch State Parigi

Maria Cristina Finucci Garbage Patch State Università Ca’ Foscari Venezia
Maria Cristina Finucci Garbage Patch State Università Ca’ Foscari Venezia

Al MAXXI si potrà simbolicamente prendere la cittadinanza dello stato di plastica per dimostrare di voler adottare un comportamento più rispettoso della natura, in particolare della fauna marina e dell’ ecosistema, così gravemente minacciati e “adottare” virtualmente uno dei tanti possibili oggetti che di continuo finiscono nel mare, attraverso un elenco creato sempre dall’artista e affisso all’interno dell’Ambasciata.

L’artista ha lavorato insieme a dodici studenti di diverse nazionalità i quali hanno progettato sei diverse ambasciate del Garbage Patch State che producono il rumore dell’acqua, si modificano attraverso la rimozione di parte della “pelle” esterna, assumono conformazioni inaspettate: una sorta di atti simbolici che evocano la pulizia del mare.

Maria Cristina Finucci Cartolina dal Garbage Patch State
Maria Cristina Finucci Cartolina dal Garbage Patch State

“Il lavoro degli studenti è finalizzato a dare visibilità a un fenomeno invisibile e sconosciuto alla maggior parte di noi – dice Cecilia Cecchini curatrice della mostra – per sensibilizzare il pubblico e in particolare i bambini con cui il Dipartimento educazione del MAXXI lavora, circa la necessità di un uso consapevole degli oggetti, non demonizzando le materie plastiche che sono una irrinunciabile risorsa per la società contemporanea, ma promuovendo la loro dismissione sostenibile”.

Maria Cristina Finucci Cartolina dal Garbage Patch State
Maria Cristina Finucci Cartolina dal Garbage Patch State

Maria Cristina Finucci Cartolina dal Garbage Patch State
Maria Cristina Finucci Cartolina dal Garbage Patch State

Maria Cristina Finucci Wasteland
Maria Cristina Finucci Wasteland