Rifugiarsi in montagna. Un cottage accogliente, isolato e… griffato

Artisti, snoborder e ciaspolatori. Mistici sportivi o spirituali in un rifugio da sogno

“Le montagne, come il mare, ricordano una misura di grandezza
 dalla quale l’uomo si sente ispirato, sollevato.”

Tiziano Terzani “Nell’Himalaya Indiana”, racconta che “quella stessa grandezza è anche in ognuno di noi, 
ma lì ci è difficile riconoscerla. 
Per questo siamo attratti dalle montagne.”


I partner dello studio Scott & Scott Architects hanno disegnato un rifugio all’estremità settentrionale dell’isola di Vancouver.

Susan e David Scott hanno progettato il cottage sollevato da terra da sei tronchi di abete Douglas, che trafiggono le camere su due piani.
Al piano terra: il soggiorno, la cucina, un bagno e una sauna.
Al piano superiore: due camere da letto e uno studio.

Le facciate esterne sono in legno di cedro, mentre gli interni sono rifiniti in abete piallato.

L’idea progettuale, dicono gli architetti, è stata dettata dall’istinto e dalla libertà che si prova volando con lo snowboard.

“L’esistenza qui è semplicissima.
 Scrivo seduto sul pavimento di legno,
 un pannello solare alimenta il mio piccolo computer.

La semplicità è un enorme aiuto nel fare ordine.”

Tiziano Terzani