Tra arte, design e fotografia va in scena il crudismo

Con il suo Black Food Project Silvia Badalotti ritrae cibi crudi come se fossero oggetti di moda o di design

Black Food Project di Silvia Badalotti
Black Food Project di Silvia Badalotti

Per chi si sta appassionando al crudismo o raw food, la nuova “tendenza” alimentare di importazione americana (sarei curiosa di sapere cosa ne pensa la nostra Eliana), a Genova c’è un evento da non perdere. Nelle storiche stanze dell’antica dimora che ospita il prestigioso design store di Via Garibaldi 12 è in mostra una selezione di scatti dal “Black Food Project”.

Tutte immagini di cibi crudi a firma di Silvia Badalotti, fotografa con un curriculum ventennale che vanta pubblicazioni con riviste del calibro di Vanity Fair, Wired, Elle e Vogue, una collaborazione speciale con CartierArt e campagne pubblicitarie per Prada, Tod’s, Gucci, Cavalli, S. Pellegrino, Bulgari. Con un percorso atipico che riflette le sue scelte di vita più personali, nel corso di due anni ha costruito una serie fotografica di 80 scatti che ritraggono cibo crudo, in collaborazione con l’artista e food stylist Daniela Quagliotti.

Nessuna velleità pedagogica: l’intento è solo estetico. “Ho interpretato questi soggetti come se si trattasse di fotografare moda o design, su sfondi scuri o dai riflessi metallici” racconta Silvia Badalotti. E così questi cibi sono serviti su ghiaccio, marmo, acciaio, pietra, vetro. Come nelle più artistica delle portate.

Black Food Project di Silvia Badalotti
Black Food Project di Silvia Badalotti

Black Food Project di Silvia Badalotti
Black Food Project di Silvia Badalotti

Black Food Project di Silvia Badalotti
Black Food Project di Silvia Badalotti

Black Food Project di Silvia Badalotti
Black Food Project di Silvia Badalotti