Tra psichedelia e sogno torna Valentina in una mostra a Roma

Inaugura oggi nella Capitale una mostra dedicata al personaggio che più di ogni altro ha incarnato le pulsioni di emancipazione e indipendenza delle donne degli anni '60 e '70

Valentina di Guido Crepax
Valentina di Guido Crepax

Corre l’anno 1965 quando sulle pagine di Linus compare per la prima volta il personaggio di Valentina Rosselli. Inizialmente ha un ruolo secondario, ma di lì a poco, tra avventure psichedeliche e surreali, l’anti-eroina nata dalla matita di Guido Crepax fa carriera divenendo la protagonista della saga e incarnando molte pulsioni di emancipazione e indipendenza delle donne degli anni Sessanta e Settanta, con la sua eleganza erotica e la sensualità dirompente in cui fa breccia una tensione proveniente dal subconscio.

La carta d'identità di Valentina Rosselli
La carta d'identità di Valentina Rosselli

Diversamente da altri personaggi dei fumetti, di lei sappiamo tutto, al punto da vedere persino la sua carta d’identità, che riporta come data di nascita il giorno di Natale del 1942. Come conseguenza di ciò, Valentina sente il passare degli anni: per volere del suo autore anno dopo anno invecchierà diventando una donna matura fino al 1995, anno della sua uscita di scena.

Archivio Crepax e Vincenzo Mollica presentano ora “Valentina Movie“, la prima mostra romana dedicata a Valentina. Promossa dalla Provincia di Roma nell’ambito del Progetto ABC Arte Bellezza Cultura ed organizzata da Civita, l’esposizione si apre oggi a Palazzo Incontro di Roma.

Valentina di Guido Crepax
Valentina di Guido Crepax

Fino al 30 settembre il percorso espositivo accompagna i visitatori alla scoperta del linguaggio di un maestro nella cui arte si fondono fumetto e cinema: in mostra 120 tavole originali, storyboard inedite, scenografie, sagomature ed ambientazioni tratte dal fumetto, nonché contributi video, come l’omaggio all’attrice Louise Brooks, che ispirò Crepax per la creazione di Valentina e di cui sarà esposto l’epistolario segreto intrattenuto con il disegnatore milanese. Per gli appassionati di horror e di erotismo non manca una parete con due porte disegnate e un buco della serratura vietato ai minori… La mostra prosegue con alcune sezioni che documentano il clima culturale ed estetico degli anni Sessanta: la moda, la pubblicità, la geografia (le città visitate davvero o con la fantasia da Valentina), il jazz, il design e molto altro.

Guido Crepax
Guido Crepax