La smart home del futuro è Made in Italy
La casa del futuro è italiana: al Talking Crafts le prime soluzioni di arredamento intelligente
Come sarà la casa del futuro? Sicuramente tecnologica, confortevole e super smart, ma soprattutto Made in Italy.
Come facciamo a saperlo? Assistente Google e alcuni tra i più importanti brand del design italiano sono i protagonisti di una installazione che apre nuovi scenari sulla smart home del futuro.
“Ok Socrate, accendi le luci”: non manca poi molto affinché, entrando in casa chiederemo a Socrate di accendere le luci o di fare una ricerca su Google. Amigle del resto è già stata progettata: si tratta di una scultura realizzata sull’erige del pensatore greco di una colorazione verde foresta, montata su una colonna nera.
Lo speaker di Google Home è il cervello artificiale di Socrate che conferisce alla scultura la parola. L’idea è nata da quattro studenti della Domus Academy , Tzu-Yu Lin, XinYi Cai e XueDong Wang, che seguendo il modello 3D di Nikita Chikin, hanno lasciato il compito di realizzazione all’italianissima Driade.
La scultura è stata presentata occasione di Talking Crafts, la mostra nata dalla collaborazione tra Google e la scuola milanese con l’obiettivo di creare soluzioni di arredamento della casa del futuro senza però dimenticare la tradizione italiana del design.
Tra le aziende coinvolte, oltre Driade, anche Kartell, Bitossi e FontanaArte. Negli spazi della modernissima piazza Gae Aulenti 12, numerosi gli ambienti ricreati con pezzi celebri e prototipi che integrano l’hardware di Google.
Tra quesiti troviamo anche Puff Puff: un divano che riprende, ingigantendole, le forme dello speaker Home Mini e che ricorda le ambientazioni favolistiche dei racconti di Lewis Carroll.
Possono quindi conviver tradizione e innovazione, passato e futuro? Assolutamente sì e Talking Crafts non è che a conferma della direzione dove la concezione di abitare sta andando.