L'arte sospesa di Seon Ghi Bahk

Le installazioni dell'artista coreano fluttuano nell'ambiente e con delicatezza fanno riflettere sulla transitorietà dell'esistenza

Realizzate con innumerevoli pezzetti di carbone sospesi su fili di nylon, le grandi installazioni site-specific dell’artista coreano Bahk Seon Ghi sembrano fluttuare nel vuoto degli ambienti, affascinando e disorientando gli spettatori.

L’artista reinterpreta forme geometriche e oggetti comuni come vasi, tavoli, scale e colonne, isolati dal loro contesto usuale e riproposti in una versione quasi grafica e bidimensionale, come fossero disegni proiettati nello spazio architettonico.

Bahk Seon Ghi
Bahk Seon Ghi

Più consistenti e imponenti di uno schizzo ma più eterei dei modelli originali, i grandi oggetti di Bahk Seon Ghi sembrano costruirsi – o smaterializzarsi – davanti a gli occhi dello spettatore ad ogni pezzetto di carbone, in un equilibrio di permanenza e precarietà.

Bahk Seon Ghi
Bahk Seon Ghi

L’artista coreano, appassionato di scultura da quando studiò arte in Italia, non ha scelto di lavorare col carbone casualmente: le sue installazioni, sospese in un gioco di luce, rappresentano la relazione tra l’uomo e la natura, tra le espressioni della cultura umana e i prodotti perfetti della natura. Il carbone che in origine era legno d’albero e quindi vita, deve la sua esistenza alla morte della pianta e a un processo di trasformazione. Proprio per questo l’artista se ne serve per costruire opere che vogliono far riflettere sul ciclo della vita e sulle profonde relazioni tra esistenza, declino e rinascita.

Bahk Seon Ghi
Bahk Seon Ghi

Bahk Seon Ghi
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Bahk Seon Ghi
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Bahk Seon Ghi
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Bahk Seon Ghi
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