Le tele lattee di Alexa Meade e Sheila Vand
Da una live performance che esplora la fluidità della forma e della profondità della percezione una serie di enigmatiche stampe fotografiche
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Quello di Alexa Meade e Sheila Vand è un lavoro esplora la fluidità delle forme in relazione allo spazio-tempo, astrae il soggetto dalla sua profondità, dalla sua dimensione, e lo colloca in un non-luogo, dimostrando la forza del contesto sul contenuto.
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Una tela lattea è la base di “Milk: what will you make of me?“. La pittura sul corpo di Vand si anima tra le forze opposte di ombre fisse e spazio liquido. La superficie opalescente interseca il corpo su un piano non piano, movimentandosi sotto la sua figura compressa.
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Il gioco delle dimensioni crea un’illusione ottica che attiva i sensi dell’osservatore, sfidando il suo istinto percettivo. Ciò che è identificabile diviene ineffabile, conferendo alla bidimensionalità della fotografia di uno spazio tridimensionale dipinto un carattere inquietante. I confini tra il soggetto e ciò che sta intorno divengono sfumati, l’identità si trasforma e ciò che rimane sono le tonalità che danno forma allo spazio.
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Forse non mi sarò spiegata bene… Ma sono sicura che le immagini sotto completeranno perfettamente il concetto…
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Se volete saperne di più, qui il video del “dietro le quinte”.