cucinaMancina: Intervista alle ideatrici Lorenza Dadduzio e Flavia Giordano

Un progetto innovativo dedicato al lato creativo della diversità alimentare

Articolo scritto da Cristina del blog Contemporaneo Food

Oggi incontriamo e intervistiamo per voi due giovani donne con tanto carattere e ottime idee vincenti, Lorenza Dadduzio e Flavia Giordano, le ideatrici del progetto cucinaMancina.

Lorenza e Flavia, noi di Bigodino siamo molto curiose e quindi vi chiediamo, prima ancora di conoscere il vostro bellissimo e innovativo progetto di cucinaMancina, di raccontarci qualcosa di voi. Da dove venite e di cosa vi occupate nel vostro quotidiano?

Siamo due appassionate di cucina, da sempre amanti di tutto quello che di buono sa offrire il territorio in cui viviamo, quello della incantevole Puglia. Anche se ultimamente siamo sempre in giro per l’Italia e non solo, con l’intento di seguire al meglio il nostro progetto di cucinaMancina, quando torniamo a casa, a Barletta e a Bari, amiamo dedicarci al buon cibo con tutte le sue meravigliose sfumature e alla nostra amata terra. Siamo le ideatrici di cucinaMancina, quindi entrambe co-founder e rispettivamente direttore creativo e direttore editoriale. Lorenza è direttore creativo di uno studio di visual design e coordinatrice di progetti di valorizzazione integrata del territorio con cui prova ad unire “i puntini buoni”: le persone, i luoghi, i cibi, le storie (Rivisitazioni, Sentinelle d’Innovazione, Sistemi Ambientali e Culturali della Regione Puglia). Flavia è esperta di progetti comunitari sui temi della cultura, del turismo e dell’enogastronomia. Esperta di politiche giovanili, attualmente collabora con l’Agenzia per la Tecnologia e l’Innovazione della Regione Puglia per il progetto Laboratori dal Basso, un’azione dedicata alla formazione imprenditoriale delle startup.

cucinaMancina è un progetto meravigliosamente al passo con i nostri tempi: come nasce l’idea?

Tutto è nato frequentando una scuola per startup basate sulla tecnologia innovativa, circa 2 anni e mezzo fa.

Parlando con un altra partecipante al corso abbiamo saputo che era intollerante al lattosio e subito ci si è accesa la famosa lampadina che ci ha portato in brevissimo tempo alla realizzazione del nostro progetto in continua evoluzione. Con la stessa velocità sono nati il nome cucinaMancina, ideato da Flavia per descrivere il lato creativo della diversità alimentare (i mancini sono i diversi e i creativi per antonomasia) e quindi il logo e l’identità visiva, ideati da Lorenza, ovvero una forchetta con i rebbi a forma di mano, piegata a forma di C al contrario (simbolo di “copyleft”), uno dei principi alla base di cucinaMancina, la condivisione, insieme alla massima “if it doesn’t go right, go left!”, l’idea cioè che ci possa sempre essere una soluzione alternativa e creativa ai problemi, nel nostro caso alimentari.

Con molto piacere abbiamo constatato che cucinaMancina è un progetto definibile come “OPEN”, infatti per quanto sia specifico e mirato, in realtà è costruito per poter parlare a tutti, senza alcuna distinzione. Sappiamo però che nasce per dare sostegno e aiuto a quelle persone definite da voi i “mancini alimentari”. Chi sono e quali caratteristiche hanno?

Il valore aggiunto di cucinaMancina è l’aggregazione. In un unica piattaforma mettiamo insieme moltissime “mancinità” (vegetariano, vegano, allergico, intollerante, alimentazione con pochi zuccheri / grassi / sodio, curiosi alimentari), le ricette, le news, i ristoranti, i negozi e presto i prodotti dedicati alle diversità alimentari attraverso tre strumenti: il ricettario multifiltro organizzato per mancinità, lo store locator per cercare o proporre i luoghi dove comprare o mangiare in funzione delle mancinità, servizi di social fooding per votare, collezionare e condividere le proprie ricette preferite e presto il mercato mancino dedicato ai produttori alimentari.

Inclusione e consapevolezza alimentare sono il cuore di cucinaMancina, una food-community fatta di persone reali con esigenze concrete: “cucino sempre le stesse cose”, “non so dove comprare gli ingredienti per le mie ricette”, “quando esco con gli amici o mangio da solo, o non mangio” e con un forte bisogno di condividere problemi e soluzioni.

Collaborano con noi food bogger, appassionati di cibo e numerosi chef che supervisionati da uno staff di nutrizionisti propongono costantemente ricette e informazioni di svariato genere tutte suddivise per mancinità, ovvero in base alle specifiche intolleranze e gusti alimentari.
Possiamo definirci orgogliosamente “OPEN” sia perché cerchiamo di informare e supportare anche tutti coloro che vivono vicino ai mancini alimentari e che, molto spesso, condividono con loro le scelte a tavola, sia perché vogliamo stuzzicare l’attenzione dei “curiosi alimentari”, sperimentando inediti e creativi modi di cucinare e mangiare.

Oggi cucinaMancina vanta anche un vero e proprio “store locator” che raggruppa sempre più negozi e ristoranti dove è possibile acquistare e gustare particolari tipi di cibo non sempre facilissimi da reperire. Navigando sul nostro sito e registrandosi si ha la possibilità di comunicare direttamente con tutte le nostre referenze in tempi brevissimi.

Sempre più persone oggi amano definirsi “flexitariane”. Ci potete spiegare cosa significa?

I flexitariani sono dei vegetariani non al 100%, che consumano in maniera consapevole e limitata anche carne e pesce, purché sia in qualche modo “certificato”, che non venga da allevamenti intensivi, che rispetti le stagionalità e che sia preferibilmente biologico.
I flexitariani rappresentino ormai una sorta di stile di vita. In Italia e nel mondo sono sempre più numerosi.

Dalla community di cucinaMancina siete riuscite in breve tempo a far nascere anche un libro “Eat different: Ricette creative per chi mangia diversamente”. Come avete ottenuto questo bellissimo e importante risultato? Di cosa si tratta?

Questo libro è una vera raccolta multifiltro di “ricette creative per chi mangia differente”, dedicato a tutti quelli che sono mancini alimentari e, come abbiamo detto prima, a tutti coloro che devono conviverci.

Abbiamo tradotto in carta il network di cucinaMancina cercando di ribaltare l’idea del diverso=sbagliato attraverso l’utilizzo di una nuova espressione, la via mancina.

È stata proprio la Feltrinelli a contattarci proponendoci di trasferire su carta le nostre ricette, la nostra filosofia, il nostro modo di fare alimentazione differente. Il libro è stato stampato a fine gennaio 2014 in 2500 copie che hanno registrato il tutto esaurito in soli tre mesi, in seguito al nostro tour italiano di presentazione e degustazione del libro. Ora siamo lietissime di annunciare in anteprima che ci sarà una ristampa del libro, per la gioia di tutti i palati mancini d’Italia!

Certo di idee ne avete parecchie. Sappiamo infatti che siete già al secondo libro, “La Puglia che mangia differente“. Ci raccontate qualcosa? È una sorta di proseguo del primo o è un progetto totalmente diverso?

Il nostro secondo libro nasce in collaborazione con l’Unione Camere Puglia e mette in connessione tutti gli attori del mondo delle diversità alimentari, per parlare della nostra terra e delle sue meravigliose materie prime: “La Puglia che mangia differente”, un ricettario polifonico e inclusivo dedicato alle diversità alimentari: dalla A di allergico alla V di vegano, con 52 piatti della tradizione pugliese reinterpretati per il palato di chi mangia differente (vegetariani, vegani, allergici, diete con pochi zuccheri, pochi grassi, poco sodio, curiosi alimentari), 48 autori (chef, foodblogger, foodographer e foodartist) che hanno declinato creativamente le eccellenze enogastronomiche di Puglia,12 tavole illustrate dagli artisti pugliesi che hanno adottato le ricette mancine trasformandole in una festa di sapori e colori e 48 aziende che hanno offerto il meglio della loro produzione “differente”.

Il ricettario è stato tradotto in inglese e sarà presto disponibile anche in versione ebook.


Oltre all’importante traguardo della realizzazione di ben due libri con cucinaMancina avete ottenuto parecchi riconoscimenti. Raccontateci qualcosa. Tra tutti, quali sono stati quelli che vi hanno dato maggior soddisfazione?

Nel gennaio 2013 abbiamo vinto il bando Valore Assoluto ottenendo un primo seed di 70.000 € dalla Camera di Commercio di Bari. Nel mese di giugno 2013 abbiamo vinto la borsa di studio offerta da Mind the Bridge per frequentare una startup school a San Francisco nel mese di novembre 2013.

Nel marzo 2014 cucinaMancina è stata nominata due volte migliore food startup d’Italia: a fine marzo, durante l’edizione milanese di NEXT – La Repubblica delle Idee, insieme a La Repubblica e a Riccardo Luna; a settembre durante RE-Food, che ci ha selezionate tra 64 food startup d’Italia all’interno di un contest svoltosi presso l’azienda di Giovanni Rana. Inoltre, a giugno 2014 il portale cucinamancina.com è stato inserito da Vanity Fair tra i migliori siti di food a livello internazionale.

La startup school a San Francisco della Mind The Bridge Foundation, l’incubatore nato da una intuizione di Marco Marinucci, Charles Versaggi e Alberto Onetti con l’intento di aiutare a promuovere le idee innovative italiane tramite il modello della Silicon Valley, ci ha consentito di migliorare il nostro modello di business improntandolo sul l’offerta di servizi “win-win”, percepiti come effettivamente vantaggiosi per tutti.

Tantissime poi sono state le importanti testate giornalistiche che ci hanno regalato bellissime interviste aiutandoci a rafforzare la diffusione del marchio e della filosofia mancina (Wired, La Repubblica, Vanity Fair, Gambero Rosso, Ansa, Rai 3, RaiNews24, TG2 – EAT Parade, SKY – Reteconomy, La Stampa, Corriere della Sera, Corriere Innovazione, Corriere del Mezzogiorno, Avvenire, Fine Dining Lovers-San Pellegrino, Girls in Tech, D di Repubblica, Elle, Donna Moderna, Myself…)

Certamente sarete contente di come stanno andando per voi le cose, ma solitamente chi è cosi “sull’onda” la vuole giustamente cavalcare ancora e sempre al meglio: quali sono i vostri progetti e obiettivi futuri?

Stiamo lavorando all’uscita della terza funzionalità del sito: il “mercato mancino” dove gli stores potranno acquistare vetrine online dedicate ai propri prodotti mancini, testati dagli autori della community attraverso ricette condivise sul portale e acquistabili direttamente sulla piattaforma online.

Abbiamo anche in serbo alcuni contest di cucina differente, realizzati con aziende partner, dove vi chiameremo a cimentarvi con la cucina inclusiva e creativa. Vi aspettiamo su www.cucinamancina.com