Legge sulla diffamazione a mezzo stampa

Quale futuro per il mondo dell'informazione? Sarà effettiva anche per noi blogger?

Dall’ Aula di Palazzo Madama è arrivato il sì al carcere per i giornalisti che diffamano.

Scoppia subito la polemica, non solo per il voto segreto, ma per i retroscena che si nascondono dietro l’emendamento (proposto dalla Lega e dall’ Api di Rutelli).
E’ ormai spaccamento tra stampa,governo e giustizia.
Nel dettaglio l’emendamento prevede il carcere fino a un anno (in alternativa a multe da 5mila a 50mila euro) per chi diffama a mezzo stampa con l’attribuzione di un fatto preciso.

Se da un lato può essere condivisibile, dall’altro mi domando quale sia il futuro del giornalismo, dove inizia e dove finisce il diritto di cronaca?
E’ una sorta di vendetta da parte del mondo della politica? Di chi saranno le responsabilità? Dei giornalisti? Dei capo redattori? E i blogger come sono inquadrati?
Avremo pure noi blogger problemi legati alla diffamazione a mezzo stampa?

La risposta dei giornalisti

“La legge in discussione sulla modifica delle norme per i reati a mezzo stampa, a questo punto, non ha più alcun senso: è peggiorativa rispetto alla precedente ed è in totale contrasto con la giurisprudenza europea”.
E qui continuano i miei dubbi… Ma come? Ci stanno massacrando di tasse per riuscire ad essere allineati al resto d’Europa e noi che facciamo? Iniziamo a far passare leggi a tratti dittatoriali?

C’era una volta l’articolo 21 della Costituzione Italiana


« Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.

Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell’autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l’indicazione dei responsabili.

In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell’autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all’autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s’intende revocato e privo di ogni effetto.

La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica.

Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni. »

(Costituzione della Repubblica Italiana, Articolo 21)

Nel dettaglio..

Idv, Pd e Udc hanno chiesto di sospendere i lavori per capire come procedere ora sul disegno di legge. Istanza accolta: l’aula del Senato ha sospeso i lavori e si è aggiornata a domani. La questione del come procedere all’esame del ddl sulla diffamazione a mezzo stampa è stata
deferita alla conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama che si riunirà domani.

Rimaniamo in attesa di sapere come andrà a finire. Non aggiungo altro.. nel dubbio… non vorrei farmi un anno di carcere.