L'altra faccia della mela…ed io me ne sono invaghita…

Non c'è una silenziosa notte, negli ultimi mesi dove il mio Macbook, non mi abbia accompagnata fino alle 3 di mattina, certe volte fino alle 5...spesso "bisticciandosela" - alla pari - con alcune App dell'iphone! Le chiamano ore piccole - dice Renato Zero in un'intervista che gli fa Mollica - ma quando le assaggi, sanno di eterno. (Ho cercato su You Tube quella meravigliosa intervista che parla di Mia Martini ma non l'ho trovata, anche se c'è un bell'approfondimento su Mina...e non so perchè quello che ti voglio dire poi lo scrivo dentro una canzone, non so neanche se l'ascolterai e rimarrà un'altra fragile illusione...Mina che canta Britti - non brutto - brulicante - brunito, di sensazioni, piuttosto).

Mi sono invaghita della poesia Geek

Un Geek(*)-Poeta…che nella elfica notte di anni luce passati mi raccontava, via sms (cellulare e messaggistica sono azioni ed oggetti complici della notte solitaria), di favole allo zucchero a velo…

Ai sensi dell’art. 1, comma 100, della finanziara….oddiooooooooooooooooo che dolci parole quelle che uscirono dal f o r f e t t o n e, mai Geek-regalo fu, allora (oramai abrogato), tanto bello!

Non includevo l’Iva nelle mie fatture, non detraevo l’IVA nei materiali comprati…e tutti vivevano felici, contenti ed evasori pseudo-totali!

Mi sono invaghita di Priscilla, la musa ispiratrice di Miltos Maneta (www.manetas.com/art/paintings/large/245.jpg); 40.000 euro di bellezza in un olio fuori-misura e 5000 euro di squallore in un acquerello per chi non si può permettere un olio intrigante, lussureggiante, vivo, movente, di grandi dimensioni, di grandi vedute, di vedute piene, odierne, nuove…

Business is Business: No Money, No Real Digital Sensations & Real Art Technology.

(*)Una persona che è interessata alla tecnologia, specialmente all’informatica e ai nuovi media. Molti hacker non vogliono essere chiamati geek/nerd, ma nel linguaggio comune le due parole possono essere facilmente interscambiate.

Mi sono invaghita del Web

Non c’è una silenziosa notte, negli ultimi mesi dove il mio Macbook, non mi abbia accompagnata fino alle 3 di mattina, certe volte fino alle 5…spesso “bisticciandosela” – alla pari – con alcune App dell’i-phone!

Le chiamano ore piccole – dice Renato Zero in un’intervista che gli fa Mollica – ma quando le assaggi, sanno di eterno.

(Ho cercato su You Tube quella meravigliosa intervista che parla di Mia Martini ma non l’ho trovata, anche se c’è un bell’approfondimento su Mina…e non so perchè quello che ti voglio dire poi lo scrivo dentro una canzone, non so neanche se l’ascolterai e rimarrà un’altra fragile illusione…Mina che canta Britti – non brutto – brulicante – brunito, di sensazioni, piuttosto).

“Il Web è quasi istantaneo; non occupa alcun tempo se non l’incubo di un costante presente. Tutta superficie e niente volume, tutto presente e niente passato. (Alberto Manguel)”

…che mi piaci per davvero….perchè è squallido provarci solo per portarti a letto… (*); e così questa notte è già finita….e mi piaci per davvero…le delusioni arrivano di colpo & se ne vanno di colpo



Mi sono invaghita di una canzone di Eva Cassidy : Autumn Leaves…
ed anche di una di Otto Ohm: Strade Inquiete….eppoi questi Vanoni e Paoli che cantano La Gatta in Concerto, dal vivo, con i loro punzecchianti commenti di sempre…mai scaduti, mai finti, mai dovuti, mai oltre: sempre loro (alcune cose cambiano, altre, non cambiano mai…)
…e scrivo una canzone…(ops! ancora & Mina che mi accompagna nella enne pagina della mia navigazione gelosa/angolo personale multimediale/sogno ipnotico potentissimo/pagina web/strumento/appunto/risataaaaaaaaaaaaaaaaaaaa/vita/ si gira!).

Mi sono invaghita della vita

“Il Web è solo uno strumento. Non dobbiamo incolparlo del nostro atteggiamento superficiale nei confronti del mondo in cui viviamo. La sua virtù è la brevità e la molteplicità delle informazioni; non ci può anche fornire concentrazione e profondità.
I media elettronici ci possono aiutare (e lo fanno) in mille modi pratici, ma non in tutti, e non li si può accusare di non fare quello a cui non sono destinati. Il Web non sarà il contenitore del nostro passato cosmopolita, come un libro, perché non è un libro e non lo sarà mai, nonostante le infinite forme e gli innumerevoli gadget escogitati per forzarlo in quel ruolo. Né può essere una biblioteca universale. (Alberto Manguel)”



Mi sono invaghita della vita…accettare questo appuntamento è stato una pazzia…prova un pò a dirmi perchè dovrei arrendermi…ma come si fa a non vendersi l’anima (quando sei tu che vorresti comprarla); a sprecare anche un attimo quando ti da la maniera di vivere… ti ricordi il sole della casa al mare…è inutile tentare di dimenticare, dettagli che ancora tu non sei in grado di capire…Vanoni-Paoli!

Ecco che c’è!

“Internet è “L’altra faccia della Mela”, un collettore delle frustrazioni di milioni di persone. (Bruno Gambarotta)”

Le mie, le tue, le sue…e di chi non capisce e non capirà il perchè di certe sensazioni che si fanno parole e che ti avvolgono, piano piano…