Il video delle ragazze nigeriane rapite da Boko Haram #bringbackourgirls

La dignità e il coraggio contro il delirio ed il fanatismo

Un fotogramma del video di Afn - Foto Nbcnews.com
Un fotogramma del video di Afn – Foto Nbcnews.com

Sono più di un centinaio le ragazze nigeriane riprese nel video diffuso da Boko Haram, sedute all’aperto in una non identificata località dove sono tenute in ostaggio, vestite con abiti tradizionali islamici coperte dall’hijab ed intente a salmodiare il Corano. Nel video, diffuso dall’Agence France-Presse si vede in una prima parte il delirio di Abubakar Shekau, leader di Boko Haram, annunciare che le ragazze ora “sono state liberate, diventando musulmane” chiedendo la scarcerazione di tutti i militanti di Boko Haram arrestati in Nigeria a riscatto delle ragazze. Dal 14 aprile scorso, la paura per il destino delle 276 ragazze rapite a Chibok ha generato l’hashtag #bringbackourgirls, lanciato prima dalla popolazione nigeriana per mobilitare il governo del loro paese ad intervenire e poi ripreso in tutto il mondo da normali cittadini, attivisti per i diritti umani, personaggi famosi e politici (tra questi Michelle Obama, Malala Yousafzai, Alicia Keys, Cara Delevigne ecc…).

Michelle Obama
Michelle Obama

Il governo nigeriano ha promesso una ricompensa di 7 milioni di dollari per informazioni utili alla cattura di Abubakar Shekau ma ha più volte detto che non intende trattare con Boko Haram.
Mi colpisce il coraggio e la dignità di queste ragazze, nel vederle, tutte insieme, senza una lacrima, pregare una religione che non appartiene a molte di loro, sotto imposizione di indegni uomini armati. Il coraggio di frequentare la scuola di Chibok nel Borno (nonostante fossero state già minacciate) per diventare donne istruite e persone migliori per sé e per la propria comunità, in un paese dove l’istruzione, e soprattutto quella femminile, sono una conquista da difendere. Il coraggio di alcune di essere riuscite a scappare dalla notte di terrore del loro rapimento rischiando “la morte piuttosto che andare con loro”. Quelle ragazze sono il futuro di un paese che ha bisogno di loro e del loro coraggio, oggi più che mai #bringbackourgirls.