5 consigli per affrontare al meglio le critiche sul lavoro

Come diventare super-professionale ed imparare dai tuoi errori

 

Ci siamo passati un po’ tutti, prima (soprattutto) o dopo nella nostra esperienza lavorativa.
Abbiamo ricevuto critiche ed osservazioni da parte dei capi sul nostro lavoro e siamo riusciti a farne occasione di crescita professionale? Forse sì, per i lavoratori più esperti ed i caratteri più mansueti, forse no, per chi è alla prima esperienza lavorativa, di stage o tirocinio e per i caratteri più irruenti.

Una scena da Il Diavolo veste Prada

Una scena da Il Diavolo veste Prada

Confrontarsi in ambito lavorativo con un capo o un responsabile che ci muove delle critiche non è sempre facile ma a dispetto di ciò che sembra può essere un’occasione di auto-miglioramento. Come? Ecco 5 preziosi consigli per affrontare al meglio le critiche sul lavoro.

1- Non prenderla sul personale

come uccidere il capo e vivere felici

Foto promo di Come uccidere il capo e vivere felici

Un passo indietro ed imparare a separare la sfera personale da quella professionale. Cheryl Rogers, fondatrice del sito Mentor Me Career Network racconta che soprattutto chi è nuovo sul posto di lavoro deve tenere a mente che le critiche professionali non implicano necessariamente una critica personale. A volte può essere più facile interpretare le critiche del capo come un affronto personale piuttosto che un feedback sul nostro operato professionale.

2- Considerala come un’opportunità di crescita

Una scena da Gli stagisti

Una scena da Gli stagisti

Quello che a prima vista può sembrare una critica potrebbe essere il modo in cui il tuo capo ti sta dando input per migliorare il tuo modo di lavorare. Utilizzare le critiche “a nostro favore”, ossia prendendole in modo costruttivo come un’opportunità di crescita e miglioramento è un’ottima esperienza formativa: si cresce e di sicuro diminuiranno le critiche da dover accettare.

Fate come i propositivi Billy (Vince Vaughn) e Nick (Owen Wilson) che da stagisti over presso la sede di Google crescono professionalmente proprio grazie alle critiche. Ecco il trailer de Gli stagisti.

3- Chiedi maggiori informazioni

Una scena da Lo stagista inaspettato

Una scena da Lo stagista inaspettato

Non si deve aver paura di ammettere di non aver capito qualcosa o di non avere abbastanza informazioni da elaborare. Può diventare difficile prendere in maniera costruttiva delle critiche sul lavoro quando sono troppo vaghe o indefinite. Chiedere maggiori informazioni al nostro capo o responsabile è un ottimo modo per dimostrare che si interpreta la critica sul lavoro come un modo di crescita professionale.

4- Non rimuginarci sopra

Il cast di Come uccidere il capo e vivere felici

Il cast di Come uccidere il capo e vivere felici

È lo stesso meccanismo che succede quando riviviamo nella nostra mente un momento imbarazzante, per giorni e giorni anche dopo che è successo. Con le critiche sul lavoro può succedere la stessa cosa, una volta che si è usato la critica per migliorare bisogna uscire dal loop del “ho sbagliato qualcosa”, non ci è di aiuto.

Può essere utile tenere un piccolo diario dove appuntare le critiche sul lavoro e le osservazioni che riceviamo dal nostro capo: in questo modo ne teniamo traccia senza doverci pensare di continuo al di fuori del contesto lavorativo.

5- Sappi quando è tempo di andare via

Una scena da Gli stagisti_

Una scena da Gli stagisti

Non sempre le critiche sul lavoro sono costruttive, può succedere che siano motivate da un attacco personale. In quel caso bisogna essere in grado di capirlo e valutare il peso del nostro operato lavorativo, non dando peso ai problemi personali di chi vi prende di mira come bersaglio.

Un capo professionale sa essere costruttivo e rispettoso: se nonostante il vostro impegno sul lavoro e l’attitudine a non prendere le critiche sul personale ricevete attacchi ai limiti dell’insulto e dell’abuso verbale valutate se sia il caso di andarsene.

 

Via Hercampus