6 consigli per risparmiare tempo

Non perdere tempo vuol dire avere più tempo da dedicare a sè

 

Quanto tempo perdiamo ogni giorno? Tantissimo. Si perde tempo nel cercare le cose, nel riordinare sempre gli armadi, nel fare la lista della spesa per poi perderla, nel cercare gli oggetti nella borsa che puntualmente sono in tasca o sul sedile accanto in macchina. Fermi tutti, esistono dei trucchetti, facili e comodi, per risparmiare tempo, anche perché l’unico modo intelligente per spendere i minuti del nostro prezioso tempo libero è facendo quello che piace.

Usare un’agenda

diario

Fissare gli appuntamenti su un’agenda

No, non è il diario del cuore, in cui raccontiamo tutti i nostri batticuore. Si tratta di una classica agenda. Potete ovviamente sfruttare quelle digitali o affidarvi a quelle cartacee, che in realtà sono ancora la soluzione migliore. Prendete nota di tutto (appuntamenti, cose da fare) e alla fine della giornata annotate anche in che cosa avete perso tempo e quale può essere la soluzione. Questo sistema funziona brillantemente solo se si dispone di un’unica agenda, tempo libero e lavoro insieme. Se li dividete, rischiate di perdere altro tempo.

Non lasciarsi distrarre

Da che cosa? Gli elementi di distrazioni sono numerosi, in prima linea c’è il telefonino (giochi, app, foto dei profili e social) e poi il computer, soprattutto lo shopping (quante volte avete guardato la sezione scarpe su Yoox morendo dalla voglia di comprare senza riuscire a scegliere?).

Per quanto riguarda il telefono, non dovete rispondere a tutte le chiamate: guardate sempre chi chiama e date la precedenza ai contatti importanti, bloccate le promozioni e all’occorrenza fate scattare la segreteria. Richiamerete solo le urgenze, altrimenti messaggino a fine giornata. Per quanto riguarda mail e social media (sempre che non siano strumenti di lavoro), bisogna imporsi di limitarsi a guardarli massimo una volta al giorno.

Delegare

ipad

Delegare i compiti e aiutarsi con la tecnologia

Il modo migliore per guadagnare tempo è quello di far fare agli altri parte del nostro lavoro. Significa delegare. Soprattutto in casa è fondamentale. Non c’è scritto da nessuna parte che una persona debba pulire, cucinare, ordinare, fare la spesa, lavare e stirare. Suddividete i compiti tra chi abita con voi (qualcosa dovete fare, ovvio, ma non tutto).

Un altro consiglio è quello di impostare – per le bollette – gli addebiti diretti sul conto: stop a code in posta, in banca e altro. E poi sfruttate la tecnologia per facilitare la vita. Un esempio favoloso è la spesa online con consegna a domicilio (si compra davvero di tutto).

Tolto il dente, tolto il dolore: vietato rimandare

Fa parte della natura umana rimandare le cose che ci danno fastidio, di cui abbiamo paura o quelle più complicate. In realtà è un atteggiamento sbagliato perché non riusciamo così a gestire gli imprevisti e si rischia di ridursi all’ultimo. Diamo quindi la precedenza a questa categoria di incombenze. Le cose importanti vanno quindi svolte nella prima metà della giornata, quando si è meno stanchi, il resto dopo pranzo. La sera ci si sente psicologicamente meglio.

Seguire la regola 80/20

Il principio di Pareto o regola 80/20 si basa sulla scoperta dell’economista Vilfredo Pareto, nel 1897, Di cosa si tratta? Pareto ha capito che il 20% della popolazione mondiale possedeva circa l’80% delle ricchezze del Pianeta. Da allora è stato elaborato questo principio applicabile in diversi campi.

Per farvi degli esempi: l’80% dello stress è causato dal 20% delle persone con cui ci relazioniamo, l’80% dei risultati dipende dal 20% delle nostre azioni e dei nostri sforzi e l’80% dei problemi di un’organizzazione è causato dal 20% degli elementi che la compongono. Ciò vuol dire che la maggior parte di ciò che facciamo si può sbrigare velocemente in modo perfetto. Bisogna però lavorare con questa filosofia, senza paura di sbagliare e soprattutto individuando l’80 e il 20 della nostra vita.

Conoscere il tuo orologio biologico

dormire

Quando siete più stanchi?

Imparare a conoscersi e di conseguenza a conoscere il proprio orologio biologico vuol dire non perdere tempo. Che cosa sappiamo di noi? Rendiamo meglio la mattina presto o la sera? Quante ore abbiamo bisogno di dormire? Quando abbiamo il ciclo abbiamo bisogno di riposare perché stiamo male? Soffriamo di sindrome premestruale? Abbiamo problemi ad affrontare i cambi di stagione? Anche in base a queste cose dobbiamo organizzare il nostro tempo. E’ un’analisi privata fondamentale per gestire gli impegni di un intero mese.

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