Bacche rosse per le decorazioni natalizie

Non solo vischio!

Abbiamo visto in questi giorni quante bellissime decorazioni e idee per abbellire la casa si possono realizzare con materiali naturali, come foglie, rami e colorate bacche rosse. Ma quali sono le piante che danno questi frutti così belli?

Il vischio porta fortuna

Sappiamo tutti che il simbolo del Natale è il vischio, che però ha le bacche bianche. La sua particolarità è che si sviluppa su altre piante, facendo crescere le sue radici all’interno della pianta ospite. E’ molto comune nei boschi ed è utilizzata anche in erboristeria, sebbene sia considerata tossica.

A questa pianta è legata una tradizione molto antica, riconducibile alle popolazioni celtiche, che la consideravano sacra agli dei. Era anche il simbolo della dea Freya, moglie di Odino e protettrice degli innamorati. La leggenda narra che la Dea avesse due figli, rivali. Uno dei due uccise con un dardo il fratello e le lacrime che Freya riversò sul corpo del figlio morto si trasformarono nelle bacche candide del vischio, riportandolo magicamente in vita. La Dea, riconoscente, baciava chiunque passasse sotto alla pianta del vischio, che le aveva restituito il ragazzo. Da allora, nei paesi anglosassoni, porta fortuna baciarsi sotto un rametto di vischio, per ringraziare la Natura e chiederle prosperità.

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Le candide bacche del vischio (Viscum album)

L’agrifoglio magico

L’Ilex aquifolium, detto anche “agrifoglio”, è la pianta che più si usa nelle decorazioni di Natale, perchè le sue bacche, che spuntano dopo la fioritura, permangono sui rami fino a metà inverno. Fin dall’antichità questa pianta è stata associata al Natale, si riteneva infatti che avesse proprietà magiche e allontanasse con il suo benefico influsso gli spiriti maligni. La religione cristiana, successivamente, la considerò un simbolo della passione di Cristo, perchè le sue foglie spinose e ritorte, ricordavano la corona di spine che portava in capo.

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Le bacche dell’agrifoglio

Il pungitopo protettivo

Un’altra pianta tipica di questo periodo, è il cosiddetto “pungitopo” per via delle spine al culmine delle foglie. E’ un arbusto tipico della macchia mediterranea, che sviluppa queste belle bacche rosse, grosse come ciliegie, dopo la fioritura primaverile.

Il nome deriva dall’antica usanza di porre delle corone o rametti di questa pianta ai piedi degli alberi da frutto, per evitare che in estate i roditori salissero a mangiarne i frutti. Da allora è diventato simbolo benaugurale di prosperità e abbondanza ed è per questo che lo si regala soprattutto durante le feste natalizie.

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Il pungitopo (Ruscus aculeatus), con le foglioline spinose

Esistono però anche tante altre specie vegetali che producono graziose bacche rosse in inverno, utili per essere utilizzate come decorazione, o rallegrare i giardini invernali. Conosciamone qualcuna tra le più comuni.

La Nandina, allegria d’inverno!

La Nandina domestica è una pianta cespugliosa dalle foglie simili al bambù. Il suo fascino risiede proprio nella colorazione delle foglie, che virano dal verde al viola-porpora, incendiando i giardini autunnali. In inverno produce tante piccole bacche rosse, molto decorative!

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La Nandina e le sue piccole bacche rosse

La skimmia traditrice!

La Skimmia è un arbusto molto decorativo, dalle folte foglie verde scuro. All’inizio dell’autunno si carica di tante bacche rosse, ma ha anche dei fiori molto profumati! Arriva da molto lontano, è infatti originaria dei boschi dell’Himalaya, ma con i suoi fiori e le sue bacche rosse conquistò alcuni botanici inglesi in spedizione in Asia, che la portarono in Europa.

Pare che originariamente a lei venisse associato il significato di “tradimento”, forse per via delle sue bacche, belle, ma velenose! Non proprio un simbolo benaugurale quindi…

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Un ramo carico di bacche

La pyracantha infuocata

Infine vi presento la Pyracantha, un bell’arbusto dalle foglioline compatte e le ricche infiorescenze bianche, ma interessante soprattutto per le sue bacche arancioni o rosse, che accompagnano tutto il periodo invernale. Adatta per siepi e divisori, è però anche molto decorativa se vogliamo utilizzare qualche suo rametto per delle composizioni o decorazioni natalizie.

Le sue bacche sono molto apprezzate dagli uccelli, che se ne cibano abbondantemente in inverno. Gli antichi Romani la chiamavano “La pianta di fuoco” per via di tutte le sue bacche rosse e arancioni.

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Tante piccole bacche sulla Pyracantha

In questo video alcune idee da realizzare per decorare la casa con le bacche: