Bailey 9 anni, muore dopo aver visto nascere sua sorella. “Adesso devo andare, sarò il suo angelo custode”.
Bailey Cooper è morto nel giorno della vigilia di Natale a soli 9 anni. Ma è riuscito a realizzare il suo sogno: conoscere e veder nascere la sua sorellina. “Vorrei rimanere, ma è tempo che io vada e diventi il suo angelo custode”, ha detto prima di arrendersi al tumore che dal 2016 aveva messo in serio pericolo la sua vita.
La sua triste storia ha commosso tutto il Regno Unito, ed è stata ben presto ripresa anche dalle stampe nazionali. Il piccolo Baily viveva a Bristol, ed era un grande tifoso di calcio, giocava e si divertiva proprio come tutti i bambini della sua età. Ma poco più di due anni fa gli è stato diagnosticato un linfoma non Hodgkin al terzo stadio. Nonostante tutte le cure del caso e continue sedute di chemioterapia, già lo scorso Agosto i medici erano stati pessimisti per le condizioni del piccolo. “Ci hanno detto che non aveva molto tempo”, ha raccontato il padre. Baily ha però lottato con tutto se stesso e ha resistito fino allo scorso Natale solo per poter vedere sua sorella nascere. Alla fine di questo Novembre infatti, è nata Millie con la quale ha anche posato per alcune foto che saranno gelosamente custodite dai suoi genitori.
Mamma Rachel ha spiegato:”Ha fatto tutto quello che un fratello doveva fare, la teneva in braccio, le cantava le canzoncine.
Ma nei giorni successivi le sue condizioni sono peggiorate ulteriormente, ha iniziato a perdere conoscenza. I medici ci avevano detto che non avrebbe vissuto abbastanza per conoscere la sorella.
Invece ha combattuto e ce l’ha fatta. A un certo punto però abbiamo detto basta ai sedativi. Quando se n’è andato, una lacrima è scesa dai suoi occhi”.
Baily aveva anche un altro desiderio, e cioè che tutti al suo funerale fossero vestiti da supereroi. E così è stato. “Ci ha detto che potevamo piangere al massimo 20 minuti perché avremmo dovuto prenderci cura dei suoi fratelli”
hanno poi concluso i suoi coraggiosissimi genitori che hanno raccontato la sua storia per non far dimenticare a nessuno il coraggio del loro piccolo guerriero.