Choc a Brescia, la polizia nota due bambinI di pochi mesi chiusI in auto e decide di intervenire. Dietro le urla e le lacrime delle piccole si nasconde una storia terribile
Una storia bruttissima che lascia increduli e gela il sangue. Ci troviamo nella provincia di Brescia, a Borgo San Giacomo per l’esattezza. Un padre di origine Rumena, lascia i suoi figli rispettivamente di 3 anni la grande, e otto mesi il più piccino, in auto mentre lui giocava in una sala slot.
A notare i due bambini è stato un passante, che allarmato dalle grida delle due, ha immediatamente avvisato le forze dell’ordine. La mamma nel frattempo, anche lei di origine Rumene, si prostituiva qualche centinaio di metri più in là.
La storia è di qualche settimana fa, ma solo oggi si è saputo una cosa agghiacciante sui due bambini. Si scopre soltanto adesso, dopo accurate analisi, che nel sangue dei piccoli sarebbero state trovate tracce di cocaina. Adesso i due minori si trovano in una struttura della procura, una comunità protetta e sarebbero state già avviate le pratiche di adozione.
«Bisogna capire come sia stato possibile. Non sono valori del sangue compatibili al fumo passivo di cocaina. Se casuale, con le bambine che hanno ingerito cocaina, o volontario da parte di genitori la situazione resta allarmante».Queste le parole del procuratore dei minori di Brescia Emma Avezzù, che continua:
«Siamo davanti ad un caso molto grave,i valori della cocaina sono ancora più inquietanti dell’abbandono». Il padre Rumeno infatti, oltre a dover rispondere dell’abbandono dei minori, si vedrà aggravare la sua posizione giudiziaria.
Tanto che su questo ultimo e grave aggiornamento, la procura dei minori e quella ordinaria di Brescia, stanno continuando a indagare. Bisogna infatti appurare come possa essere possibile, che i due piccoli avevano dei valori di cocaina così alti nel sangue.
Infatti, la cosa non è compatibile con il fumo passivo che i due potevano aver respirato.