Come avere cura della propria casa

Prendersi cura della propria abitazione – si tratti di un appartamento, di una casa plurifamiliare o di una villa o villetta unifamiliare – è un’attività molto più complessa e laboriosa di quanto si sia istintivamente portati a pensare. In poche parole, non si tratta semplicemente di una questione di mantenimento di un certo livello di ordine e pulizia (che pure sono importanti), bensì di una serie di piccoli e grandi accorgimenti che devono essere messi in pratica con cadenza pressoché quotidiana, con costanza e metodo, al fine di rendere la nostra abitazione accogliente, confortevole e salubre, sia per noi che la abitiamo sia per gli eventuali ospiti. Quali sono questi accorgimenti? Proviamo qui di seguito a elencare i più importanti. 

 1. Pulizie quotidiane 

Ovviamente, la base di partenza è un minuzioso lavoro di pulizia degli ambienti. Purtroppo, da questo punto di vista, bisogna constatare che un numero crescente di persone preferisce impiegare numerose ore in estenuanti sessioni di pulizia della casa una volta a settimana (magari nel weekend) piuttosto che dedicare mezz’ora o poco più al giorno alla medesima attività, distribuendo uniformemente il lavoro su tutto l’arco della settimana. Spesso tale scelta è dovuta a motivi di lavoro, e dunque di tempo, ma per ovviare a ciò si può ricorrere a una collaboratrice domestica. In ambito pulizie Milano, Roma, Torino e altre grandi città possono essere servite anche da efficienti servizi di prenotazione online di personale qualificato, ma anche nei piccoli centri abitati reperire collaboratori o collaboratrici di provata esperienza è ormai relativamente semplice. 

2. Aria e luce 

Il ricambio quotidiano di aria è essenziale al mantenimento del decoro della propria abitazione. L’ossigenazione degli ambienti porta benefici non solo agli esseri viventi (inclusi i nostri animali domestici e le nostre piante, se ne abbiamo), ma anche agli ambienti stessi, in particolare a quei mobili e suppellettili costruiti con determinati materiali. Pensiamo soprattutto al legno, che grazie a una costante ossigenazione può evitare di accumulare umidità la quale, a lungo andare, potrebbe deformare o persino distruggere determinate strutture. Parimenti, anche la luce naturale è importante, dal momento che, in maniera molto più efficace della luce artificiale, consente di individuare piccoli accumuli di polvere e sporcizia, soprattutto negli angoli più remoti della casa. 

3. Armonia nei colori 

La scelta dei colori dell’arredamento, dei tendaggi e delle suppellettili è fondamentale nella messa a regime di un ambiente sereno e accogliente, al punto che esistono studi molto approfonditi sull’argomento. Ovviamente, un ruolo apicale è rivestito dai gusti personali dei padroni di casa, i quali molto spesso conducono a scelte cromatiche nel migliore dei casi contrappuntistiche rispetto al concetto di armonizzazione. A lungo andare, però, tutti preferiscono ripiegare sul sicuro. Vale a dire: predominanza di bianchi sulle pareti, colori non aggressivi per stoffe e tendaggi e scuri solo sui mobili più importanti. Partendo da questi tre 

“cardini”, si possono sviluppare anche delle soluzioni più fantasiose, senza però tradire l’idea iniziale di armonia e comfort. 

4. Horror pleni 

Troppo spesso siamo portati a stipare le nostre case di pezzi di arredamento inutili e ingombranti, quando non addirittura fastidiosi. In altre parole, tendiamo a dimenticare che i veri protagonisti di quello spazio privato che è la nostra abitazione siamo noi, che dentro quello spazio dovremmo muoverci nella maniera più fluida, disinvolta e libera possibile. L’unico modo per riuscirci è minimizzare l’ingombro di mobili e suppellettili, liberarsi di tutto ciò che non è realmente indispensabile e riappropriarci di un legittimo spazio vitale. Ricordandoci sempre che, in un ambiente chiuso, i vuoti contano almeno quanto i pieni, se non di più.