Come coltivare le orchidee in casa

Tanti consigli per avere bellissime fioriture

 

Dobbiamo cominciare col dire che le specie di orchidee sono circa 30.000 in tutto il mondo! Hanno forme ed esigenze diverse, molte sono spontanee, cioè crescono da sole in ambiente naturale, altre invece sono dei bellissimi ibridi creati proprio dagli appassionati di queste piante.
Sebbene alcune orchidee crescano in terra, soprattutto quelle selvatiche che ritroviamo anche in Italia ai margini dei boschi, la maggior parte ha le radici aeree, ancorate attorno agli alberi o su rocce, assorbendo l’umidità dall’aria. Naturalmente queste orchidee hanno origine nelle regioni tropicali con climi molto umidi.

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Un’orchidea selvatica

Dove collocarle

Il primo passo per crescere una pianta sana e forte è scegliere la collocazione ottimale: troppa luce brucerebbe le foglie o essiccherebbe i fiori, poca luminosità ne limiterebbe la fioritura e lo sviluppo. Il luogo ideale per sistemare le nostre orchidee è una posizione molto luminosa, ma lontana dai raggi diretti del sole. E’ bene anche non posizionarla troppo vicino alle fonti di calore come i termosifoni, perché questa pianta ha bisogno di molta umidità.

Se avete molte orchidee potete anche utilizzare un umidificatore, ma in mancanza si possono spargere delle palline di argilla nel sottovaso per incamerare più acqua che poi verrà rilasciata durante il giorno. Quando fa molto caldo solitamente vaporizzo dell’acqua demineralizzata intorno alla pianta avendo cura di non bagnare mai le foglie, per evitare che marciscano.

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Posizione luminosa ma riparata dal sole

Dove e come piantarle

Le orchidee hanno bisogno di un terriccio particolare, costituito da legno e materiali decomponibili, che trattengono l’umidità senza soffocare le radici. Le piantine giovani possono essere disposte su supporti di sughero o vasche con legno e muschio, per ricreare l’ambiente naturale, mentre quelle più grandi si trapiantano in vasi di dimensioni non troppo grandi rispetto alla pianta, sempre con il terriccio specifico. Ricordiamoci di concimarle un paio di volte a settimana durante il periodo della fioritura, sempre con del concime liquido adatto alla pianta.

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Orchidee in vaso

Quando e come innaffiarle

Come abbiamo visto l’acqua, o meglio l’umidità, è importantissima per queste piante. Non bisogna però esagerare altrimenti la pianta rischia di marcire. Dobbiamo fare attenzione anche a non bagnare le foglie, ma solo le radici. Durante la fioritura e la crescita sarà sufficiente innaffiare una o due volte alla settimana, riducendo la frequenza durante l’inverno o il periodo di riposo. Importante: le orchidee non amano il calcare quindi se abbiamo l’acqua molto dura facciamola prima depositare qualche ora in una brocca o nell’innaffiatoio, in modo da far scendere tutto il calcare sul fondo, facendo poi attenzione a non lasciarlo cadere sulla pianta!

Dopo averle innaffiate facciamo scolare tutta l’acqua in eccesso dal vaso, per evitare che le radici marciscano. Un piccolo trucco per capire quando dare acqua alla pianta è osservare il colore delle radici che sporgono dal terreno: se sono grigio-argento vuol dire che hanno bisogno di acqua! L’acqua non deve mai essere troppo fredda o troppo calda. L’ideale è una temperatura simile a quella ambientale, per evitare sbalzi termici.

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Bellissime fioriture di Phalaenopsis

Sembra un po’ complesso, ma in realtà non è così difficile coltivare le Phalenospis (questa la specie più diffusa nelle case). Basta avere un po’ di attenzione e cura e loro sapranno ricompensarci con delle fioriture belle colorate e molto durature!

In questo video potrete ascoltare ottimi consigli sulla cura delle vostre orchidee.