Come Facebook può aiutare in caso di terremoto

Il recente caso del Nepal, devastato da un sisma di proporzioni terribili, dimostra l'impegno e l'utilità del social network.

 

Il terremoto che ha colpito il Nepal ha chiesto un tributo enorme al paese asiatico, che ora fa i conti con la disperazione, i morti, i feriti, la distruzione e con le scosse di assestamento che mettono continuamente in allarme la popolazione. Che ruolo ha avuto Facebook nel terremoto che ha colpito il Nepal il 25 aprile 2015? Ha avuto un ruolo importante, per un tipo di ingerenze dei social nella nostra vita quotidiana e privata che questa volta è stata utile e molto gradita.

Nepal

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Sabato scorso, infatti, alcuni utenti hanno ricevuto una notifica particolare da Facebook, che diceva loro che gli amici che in quel momento erano nell’area del sisma stavano bene ed erano stati contrassegnati come salvi.

Nel giorno del terremoto, infatti, Mark Zuckerberg con uno status su Facebook ha spiegato che le notifiche arrivavano dal servizio Safety Check, pensato per essere utilizzato in tragedie ed emergenze come queste, perché, queste le sue parole, “essere in grado di connetterci con le persone che amiamo è ciò che conta davvero“.

Quando viene attivato, il servizio localizza gli utenti Facebook che si trova nei luoghi della tragedia, inviando loro una notifica per chiedere se stanno bene. Un’altra notifica, se attivata l’opzione, viene inviata ai loro amici e follower, consentendo ai propri contatti di sapere che stanno bene.

Un servizio molto utile, che ci svela un lato “umano” dei social network!