Comunicare nel mondo senza conoscere le lingue: il futuro in un auricolare

Un congegno tecnologico che potrebbe essere una vera rivoluzione nelle comunicazioni

 

Quante volte ci siamo chiesti come facessero in Star Trek a parlare senza problemi umani e Klingon, ma forse loro più semplicemente avevano già scoperto la comodità di un traduttore simultaneo, quello che oggi sembra prospettarsi come mezzo di comunicazione del futuro: l’auricolare Pilot.
Quasi quasi mi vien da dire che il progetto è troppo bello per essere vero, ma almeno sulla carta esiste ed è opera di una startup americana dal nome Waverly Labs che si pone l’obiettivo di tradurre in modo simultaneo conversazioni in varie lingue.
L’auricolare è ancora un prototipo e sembra che dovremo aspettare almeno il 2017 per vederlo in commercio, ma intanto la startup newyorkese ha creato un vero caso mondiale solo con il lancio della sua campagna su Indiegogo che gli è valsa in circa due settimane la modica cifra di 2 milioni di dollari.

Cosa è l’auricolare Pilot?

Auricolare Pilot

Una scena di Star Trek

Questo nuovo piccolo oggetto tecnologico è costato ben due anni di ricerche ed esperimenti nel campo del riconoscimento vocale come anche in quello della traduzione simultanea.

Il meccanismo del Pilot prevede la presenza di due auricolari che via Bluetooth si collegano a una App in grado di tradurre in modo immediato. Chiunque partecipi alla conversazione potrebbe essere in grado di parlare e ascoltare nella propria lingua indipendentemente dalla lingua madre dell’interlocutore. Fondamentale è la presenza di due auricolari: insomma funziona solo se il tuo interlocutore indossa la stessa cuffia.

Se le cuffie vengono prese singolarmente invece, dato che funzionano solo in coppia come traduttore, possono essere utilizzate anche per ascoltare musica, mentre la App può funzionare come frasario.

Quali sono i punti deboli dell’auricolare Pilot?

Auricolare Pilot

Riconosce solo alcune lingue

Al momento un punto debole lo si può facilmente trovare: l’auricolare funziona solo se connesso a una rete e perde ogni utilità se utilizzato offline. Questa criticità potrebbe però essere superata dato che il team che sta sviluppando la tecnologia dice di voler apportare migliorie da questo punto di vista.

Altro momentaneo limite è invece la presenza solo di alcune lingue: inglese, spagnolo, portoghese, francese e italiano. C’è comunque da capire: è un nuovo prodotto e non può offrire tutto da subito deve partire da qualche parte!