Cosa sanno Google e Facebook dei loro utenti

Forse più di quello che vi aspettereste!

Cosa sanno Google e Facebook di noi? E’ quello che ci stiamo chiedendo negli ultimi tempi, dopo che lo scandalo di Cambridge Analytica è esploso in ogni angolo del mondo. Da quel giorno ci siamo resi conto (come se prima nessuno ci avesse detto niente, ma le cose non stanno proprio così) che la privacy online è un’utopia e che in realtà le diverse piattaforme alle quali siamo iscritti sanno molto di noi. In realtà non si tratta di dati rubati, perché ogni volta siamo noi a dare loro il consenso. Anche se la maggior parte di noi non legge i termini di uso di app collegate a social network o altri servizi.

Google e Facebook sono sicuramente gli strumenti più utilizzati online: il primo per cercare tutto quello di cui abbiamo bisogno, anche la strada per arrivare in ogni posto del mondo, mentre il secondo per rimanere in contatto con amici, parenti, colleghi, per fare nuove amicizie, per condividere pensieri e notizie, per svagarci o per lavorare.

Google, ad esempio, cosa può sempre sapere di noi? Può conoscere la nostra posizione, sa per quanto tempo siamo stati in un luogo, sa come e dove ci siamo spostati. Ovviamente conosce anche le ricerche che abbiamo fatto, quale dispositivo abbiamo usato, quali applicazioni abbiamo utilizzato, quali pagine web abbiamo visitato. Usando Calendar può anche sapere gli eventi a cui abbiamo partecipato!

E ancora, sa cosa ci piace, che tipo di consumatore siamo, così da proporci la pubblicità più mirata: il tutto senza rubarci niente, ma solo analizzando il modo con cui usiamo il motore di ricerca e tutta la galassia di servizi che lo circonda. Grazie a Youtube sa anche che musica ci piace, ad esempio, i video che abbiamo visto di più, le interazioni più comuni che abbiamo fatto sul sito.

E Facebook? Facebook sa moltissimo di noi, sia per le informazioni che noi gli diamo in maniera volontaria (dove abitiamo, dove abbiamo studiato, dove lavoriamo, chi sono i nostri amici, parenti, colleghi), sia quelli che deduce dalle nostre attività online. Non a caso spesso sul social network le pubblicità sembrano fatte ad hoc per noi, non è vero?

Insomma, sanno molto di noi, ma non perché siano indovini o maghi della scoperta. Sanno perché noi lo permettiamo. Tutto qui!

Fonte tomshw