Cosa succede ai tuoi figli se sei iperprotettiva

Sono l'amore della nostra vita, ma attenzione a non esagerare

 

Molte mamme nutrono un forte attaccamento verso i propri figli e questa iperprotezione finisce per diventare una ipereducazione. Quando tentiamo di stare sempre vicino ai nostri figli, con la “scusa” di insegnargli come muoversi nella vita, in realtà non si permette la loro crescita personale e si cade nella tossicità emotiva.

Perché l’educazione non è controllo, non significa asfissiare e tarpare le ali a quei bambini che domani saranno adulti e dunque che devono essere capaci di prendere decisioni ed essere responsabili delle loro vite.

L’ “iper-educazione” comporta anche altre implicazioni. I  genitori finiscono per interferire molto in ogni aspetto della vita dei propri figli: scuola, sport, passioni, alimentazione, amicizie. In realtà, i genitori hanno interiorizzato quello che per loro è l’ideale del bambino perfetto e, come se non bastasse, in questa sfera includono se stessi come imprescindibili figure di riferimento.

Tuttavia, man mano che passa il tempo, si accorgono che i loro figli non si adeguano a questo ideale e a quel punto compare la delusione.  Quando il bambino percepisce quest’ultima nello sguardo dei genitori, comincia a provare sentimenti negativi dovuti alla sensazione di fallimento ed inferiorità.

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L’ipereducazione non fa bene ai bambini

Questo atteggiamento rende i piccoli stressati, con un livello di ansia simile a quello di un adulto. I genitori che ricorrono all’ipereducazione non tollerano errori nei loro figli e si sforzano di formare bambini competenti – assolutamente impossibile.

I bambini ipereducati diventano giudici di se stessi e si colpevolizzano per il fatto di non riuscire in un’impresa. Conseguenze più gravi dell’ipereducazione è che i bambini tra i 7 e i 12 anni sanno appena cosa significhi giocare all’aria aperta o interagire con gli amici.

Dobbiamo invece promuovere il fatto che abbiano una voce propria e, soprattutto, che possano commettere i propri errori per imparare da essi, così da renderli più felici.