Cosa succede quando il bebè nasce con una macchia sulla fronte

Ecco cosa è bene sapere.

Cosa vuol dire quando un bambino nasce con una macchia in fronte? Sicuramente le persone più anziane vi avranno detto che è colpa di una voglia che avete avuto in gravidanza e non avete soddisfatto. Le macchie, chiamate anche voglie, in realtà non si riferiscono a qualcosa che abbiamo desiderato e non mangiato durante i 9 mesi di gravidanza.

Il cosiddetto “Bacio dell’angelo” è una macchia che può comparire sulla fronte, ma anche sulla nuca e sulle palpebre dei bambini appena nati. Secondo gli esperti si tratterebbe in realtà di un’espansione dei vasi sanguigni e si verifica quando il piccolo è ancora nel grembo materno. Di solito alla nascita scompare, ma in alcuni bambini ci vuole un po’ più di tempo prima che svanisca del tutto. Quando i bambini piangono, la macchia diventa più scura, più tendente al marrone. Mentre quando si calmano torna del colore originale. La macchia è totalmente innocua e a volte ci vogliono anche due anni prima che possa dissolversi completamente. Ci sono anche altre voglie comuni che possono apparire sul corpicino dei neonati: Macchia mongolica: appare nell’area lombare, ha un colore grigio bluastro e misura tra i 4 e i 12 centimetri. Si può facilmente confondere con un livido. La causa è un accumulo di melanina nella zona. Non è per niente rischiosa.

Iperplasia sebacea: si riconosce con piccoli puntini bianchi su guance e fronte del neonato nei primissimi giorni di vita. Scompaiono nella prima settimana e sono provocati dagli ormoni trasferiti dalla madre attraverso il cordone ombelicale.

Macchie color caffelatte: se il bambino ne ha più di 6 e sono più grandi di mezzo centimetro, potrebbero indicare la presenza di una malattia.

Macchie color vino: può apparire in ogni parte del corpo, spesso sulle guance. Si associa a malattie come glaucoma e disturbi del sistema nervoso.

Emangiomi: si verificano nel 10% dei neonati e sono una crescita anormale delle cellule della pelle. Non è maligno solitamente, ma bisogna fare delle indagini.