Curiosità che (forse) non sai sul Capodanno
Perché ci si veste di rosso? Questa e altre curiosità.
Manca ormai pochissimo al Capodanno e non c’è famiglia che non si stia preparando per dire addio al vecchio anno e salutare l’arrivo del nuovo. Una manciata di ore e ci ritroveremo al primo di gennaio.
Ma l’inizio del nuovo anno non è sempre stato il primo giorno di gennaio. Questa tradizione (che è stata poi ereditata dal calendario gregoriano introdotto nel 1582) risale all’epoca di Giulio Cesare e trae origine dai festeggiamenti in onore del dio Giano (da cui deriva il nome del mese di gennaio). Prima di allora, nell’antica Roma, il Capodanno coincideva con il primo marzo.
Oggi, però, non tutti i Paesi fanno coincidere l’inizio del nuovo anno con il primo giorno di gennaio. Quello cinese cade fra il 21 gennaio e il 19 febbraio in concomitanza con il novilunio (per il calendario cinese, l’inizio di ogni mese corrisponde al novilunio), mentre quello islamico può cadere in qualsiasi momento dell’anno perchè l’anno lunare del calendario islamico è di circa 11 giorni più corto de nostro.
Vestirsi di rosso è una usanza che arriva direttamente dagli antichi Romani che lo consideravano un colore portafortuna, mentre i botti in passato servivano per allontanare il dio cinese cattivo Nian.
A tavola a Capodanno non possono mancare le lenticchie, che per la loro forma ricordano le monete e quindi sono auspicio di ricchezza per il nuovo anno.
Chi cerca il principe azzurro, invece, dovrebbe mangiare il melograno. Secondo la mitologia greca, infatti, la pianta del melograno è sacra a Venere, la dea dell’amore.
E allora, buon anno a tutti.