Digital detox: come funziona e perché provarla

Stacca la spina dalla tecnologia!

 

Sono anni che lo sentiamo dire: “siamo schiavi della tecnologia“, “non sappiamo più comunicare“, “dovremmo smettere di usare così tanto il cellulare“.
Tutto assolutamente vero, ma alla fine lo facciamo veramente?
Qual è stata l’ultima volta che avete spento per più di un’ora il telefono? Forse per una funzione in chiesa o un volo in aereo, ma stiamo comunque parlando di occasioni in cui siete state obbligate a farlo e mai deliberatamente di vostra iniziativa per staccare la spina.

Se pensate sia arrivato per voi il momento di darci un taglio, provate a leggere questi cinque consigli e fateli vostri, la vostra vita potrebbe migliorare!

 

Datevi un obiettivo

Se avete deciso di cominciare, un motivo ci sarà. Magari sono i vostri amici stufi di vedervi sempre attaccate al cellulare o il vostro compagno che non smette di lamentarsi con voi, oppure avete cominciato ad avere problemi alla vista o soffrite d’insonnia (le luci blu prodotte dagli schermi dei device tecnologici infatti inibiscono la produzione di melatonina, essenziale per un buon riposo).

Qualsiasi sia il motivo che vi ha spinto a cominciare, tenetelo sempre a mente e impegnatevi per raggiungerlo, proprio come se fosse una dieta. Del resto chi vuole arrivare impreparata alla prova costume dopo tanta fatica?

Informa chi ti sta attorno

Decidere di scollarsi dal mondo tech è una decisione che si ripercuote anche sulle persone della nostra vita, quindi è bene, prima di iniziare con la dieta digital detox, di informare chi vi sta attorno: magari avete deciso di non rispondere più alle mail da una certa ora in poi o di spegnere il telefono durante i pasti. Insomma, non lasciate in difficoltà chi di solito vi contatta digitalmente e ha bisogno di voi, anche perché non potete trascurare di punto in bianco la vostra professionalità lavorativa.

Resisti all’astinenza

I primi sintomi si faranno presto sentire: ansia, nervosismo, cattivo umore e tutta un’altra serie di piccoli fastidi somatici concatenati a questo. Quando succederà non andate nel panico perché è del tutto naturale: nel momento in cui viviamo una dipendenza (che sia fumo, alcool, sesso o smartphone) nel nostro cervello scattano i medesimi meccanismi, innescando una crisi d’astinenza vera e propria e più la situazione è “grave” e radicata peggio starete.

Per la vostra salute mentale ignorate coloro che minimizzano sul vostro stato di salute, al massimo tenetelo a mente quando toccherà a loro.

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Resisti all’astinenza

Coinvolgi altre persone

Per evitare lo scenario illustrato nel paragrafo qui sopra, una cosa molto positiva è cercare di coinvolgere le persone che ti stanno attorno durante questo percorso: potete provare ad esempio con il vostro compagno o con la vostra collega di scrivania, insomma, unite le forze per uscirne insieme, un po’ come se fosse un piccolo gruppo di sostegno (e anche qui valgono i medesimi discorsi fatti per l’astinenza).

In questo modo le vostre relazioni ne guadagneranno e avere qualcuno con cui scambiare reciproco supporto vi aiuterà sicuramente e farà bene anche a loro!

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Coinvolgi altre persone

Coltiva il tempo e non pensarci

È logico che più ci pensate e più lenta sarà la vostra guarigione. In questo caso dovete utilizzare tutta la concentrazione a vostra disposizione per focalizzarvi mentalmente su altro: potete provare con degli esercizi di memoria (come fare l’elenco della spesa a mente) o semplicemente concentrarvi su ciò che state facendo.

Altra cosa che dovete assolutamente fare è coltivare il tempo libero che vi rimane, come quella mezz’ora della pausa pranzo che prima dedicavate al cazzeggio su Facebook. Potete sostituirla con una passeggiata, delle parole crociate, lettura o una semplice pennichella (tanto siete in pausa no?). Cercate di non vivere quei momenti di “vuoto” come una cosa negativa, ma cercate di occuparli e riempirli il più possibile, non necessariamente facendo qualcosa di pratico, ma dandogli un senso vero.

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Concentrati e non pensarci

Vi chiederete: quando finisce tutto questo? Non c’è un periodo preciso perché tutto varia da persona a persona e in base alla profondità della “dipendenza”. Chi l’ha provato racconta che la fine del percorso l’avvertirete subito perché sentirete finalmente di aver vinto la schiavitù della tecnologia.

Lo capirete quando riprenderete a leggere l’ora sull’orologio da polso anziché sullo schermo del cellulare, quando non sentirete il bisogno fisiologico di controllare la notifica appena arrivata o quando non patirete più l’ansia del rispondere ASAP ad una mail. Lo capirete quando sarete libere.

 

Credits: brightcove.com, thenextweb.com, newsonline.us, kaspersky.com, adweek.com, huffpost.com