Ha perso metà viso 19 anni fa. Finalmente i medici le hanno dato un motivo per rimuovere la maschera

La ragazza protagonista di questa storia, si chiama Chrissy Steltz. All’età di sedici anni, la poverina si è ritrovata a vivere la peggior esperienza della sua vita. Era il 1999, nel mese di marzo, quando la giovane decise di dare una festa a casa sua. Nella foto di seguito, Chrissy aveva sedici anni, in tutta la sua bellezza, prima dell’orribile incidente:

Si erano radunati tutti a casa sua, per festeggiare le vacanze di primavera. Tutti bevevano, l’alcool scorreva e tutti si divertivano. “Durante la festa, ho fatto un giro di controllo. Giunta sul retro della casa, ho visto un gruppo di ragazzi, ubriachi, che stavano giocando con un fucile da caccia. Io, istintivamente, ho subito detto loro di posarlo, ma mi hanno tranquillizzato dicendomi che non era carico. Una mia amica, ha premuto il grilletto verso di me, ad una distanza ravvicinata e mi ha colpito in faccia”, ha raccontato Chrissy. Il suo ragazzo era lì e si ritrovato a tenerla tra le braccia, completamente insanguinata. “E’ stato come quando vai a caccia e spari ad un animale. Una ferita a cui nessuno sopravvive, tranne una persona forte come lei. Chrissy ha cercato subito di rialzarsi”, ha raccontato Will, questo il nome del ragazzo. La giovane è stata portata immediatamente in ospedale, dove i chirurghi sono subito intervenuti per salvarle la vita. Alla fine dell’intervento, sono riusciti a salvarla, ma tre quarti del suo viso, non c’erano più… “L’esplosione stessa ha fatto saltare dell’orbita dell’occhio sinistro, il naso e le strutture medio-facciali di sostegno e danneggiato l’occhio destro nella misura in cui ha perso la vista”, ha raccontato Eric Dierks, uno dei chirurghi che hanno operato Chrissy.

Dopo quella nottata infernale, Chrissy è entrata in coma per molto tempo. E’ riuscita a sfuggire a gravi lesioni celebrali e dopo sei settimane, ha finalmente ripreso coscienza e ha iniziato a stare sempre meglio. La cosa più difficile è stata accettare cosa fosse accaduto e accettare il suo volto.

“E’ stato Will a raccontarmi tutto. Quando ho capito che non avrei mai più visto e non avrei mai più sentito un odore, un profumo, una puzza… mi sono seduta, immersa nella mia rassegnazione. Uscita dall’ospedale ho dovuto imparare a vivere come una persona cieca. Ho imparato a camminare con un bastone e a concentrarmi sui suoni. Ma allo stesso tempo, ho deciso di non voler lasciare la mia vita, così sono tornata al liceo. Mi sono laureata e sono anche andata al ballo di fine anno.

Will è stato fondamentale per me dopo l’incidente, ma la nostra storia non è durata. Diverso tempo dopo, ad un incontro per non vedenti, ho incontrato un uomo di nome Geoffrey Dilger. Anche lui aveva perso la vista a 16 anni, ma a causa di una malattia.

Ora sono sette anni che stiamo insieme, e ci amiamo sempre di più. Abbiamo viaggiato molto e abbiamo un figlio, di nome Geoffrey. Si, come suo padre.

Ho affrontato tante sfide, ma dopo la nascita di mio figlio, ho capito che io gli dovevo un volto da amare.

Non volevo che lui crescesse con una mamma mostro, ma con una normale da poter paragonare alle altre mamme. Ho indossato quell’orrenda maschera nera per 11 anni, poi nel 2011, un team di chirurgici, ha lavorato per una protesi.”

Alla fine hanno creato per lei un nuovo volto, in silicone, completo di mascara, ombretto e eyeliner. Il tutto è costato più di 20.000$, senza assicurazione. I medici hanno deciso, alla fine, di lavorare gratis per lei.

Oggi Chrissy no vede, non sente, vive i suoi sogni ed è così:

Dovrà sostituire la protesi negli anni, ma come ha detto lei: “Sono viva e sono felice”.