Il grande libro delle fobie ci spiega le paure più irrazionali

Anche se, per chi ne soffre, non sono così irrazionali!

Ci sono fobie che, viste dall’esterno, sembrano irrazionali, irragionevoli, cose da bambini piccoli, che non dovrebbero più spaventare chi è diventato adulto. Ma chi soffre di queste fobie, non la vede nello stesso modo: talvolta ci sono dei traumi alla base, altre volte semplicemente non ci sono spiegazioni. Abbiamo paura e ne abbiamo davvero tantissima! Se volete capire quante sono e quali sono o come si manifestano le paure più comuni, ecco che Il Grande Libro Illustrato delle Fobie, in uscita il 2 novembre, è quello che fa per voi.

Il grande libro illustrato della fobie è stato realizzato da Gianluca Bavagnoli e disegnato da Andrea Q, creativi dello Studio Pym di Milano, e ci racconta a parole e immagini quali sono le più grandi paure del mondo, vecchie fobie e nuove paure che a volte ci paralizzano e ci impediscono di vivere tranquillamente e con serenità la nostra vita.

Il libro le racconta proprio tutte: c’è l’ovofobia, la fobia delle uova, l’ectorofobia, la paura irrazionale per le galline (anche se, a dire il vero, c’è chi ha paura del loro becco e non hanno tutti i torti!). E ancora, la falacrofobia, la nefofobia, l’asimmetrofobia, l’eisoptrofobia, la cromatofobia… E chi più ne ha più ne metta.

Gianluca Bavagnoli spiega: “Conosco amici che hanno ribrezzo e disgusto per i bottoni: non possono vederli o toccarli, anche la sola asola un po’ sfilacciata è causa di stress. Un comportamento che visto da fuori sembra incomprensibile, così come per loro è incomprensibile che una persona possa sfiorare un bottone senza star male. Siamo partiti da qui, dal desiderio di individuare e palesare quelle idiosincrasie in grado di influire, più o meno drasticamente, la vita. Dalle cose minime, come essere disposti a fare tragitti più lunghi e scomodi perché affetti da gefirofobia, il terrore per i ponti, fino a criticità più serie, come il mettere a rischio la propria salute per colpa della clinofobia, il panico da addormentamento“.

Il libro vuole raccontare tutte le paure più comuni, quelle antiche, ma anche quelle moderne, come l’aerofobia, la paura dell’aria contaminata, ma anche la nomofobia, la paura di rimanere senza connessione internet (per chi ci lavora è una paura costante, credetemi!).

Qual è la vostra fobia più irrazionale?