Il miele ai neonati: Si o No?
Può essere una scelta fatale!
Non bisognerebbe mai dare il miele ai neonati. Quante volte abbiamo ceduto alla tentazione di bagnare il loro ciuccio all’interno del barattolo di miele che usiamo come dolcificante naturale per il nostro caffè o il nostro tè? Pensiamo che non ci sia nulla di male, visto che è un rimedio naturale spesso consigliato. Ma non lo è assolutamente per i bambini con meno di 12 mesi.
Il cibo degli dei è spesso usato in cucina, ma non sottovalutiamo mai i suoi benefici: migliora le difese immunitarie, ci aiuta in caso di tosse, riduce il reflusso esofageo, aiuta l’intestino a stare in salute, aiuta le ossa a crescere bene, dà energie, migliora la memoria e ci dà una mano a mantenere la pelle bella e sana. Se fa così tanto bene per gli adulti e per i bambini con più di 12 mesi, non bisognerebbe mai dare ai neonati il miele. Le api che lo producono, infatti, si posano ovunque e nel loro lavoro e operato potrebbero catturare anche delle spore di “Clostridium botulinum”, un microrganismo molto diffuso nell’ambiente che non dà grossi problemi. A meno di non produrre una tossina che causa botulismo. Il botulismo può essere di varia natura: alimentare, se lo ingeriamo con il cibo, da ferita, se veniamo contagiati da una ferita infetta, iatrogeno, se usiamo la tossina, male, in cosmesi. E poi c’è il botulismo infantile, un’intossicazione che colpisce i bambini da 0 a 12 mesi di età, che è più frequente di solito tra i 2 e i 6 mesi di vita.
Il botulismo infantile è provocato da una tossina botulinica che può causare anche paralisi generale di tutto l’organismo e portare a morte per soffocamento.
I bambini con più di un anno e gli adulti guariscono bene da questa patologia, ma non è così per i neonati che non hanno ancora l’intestino ben formato.
Le spore possono essere pericolose. E potenzialmente fatali!