Il terribile errore dei medici fa perdere la vita a Jeff

Tutti noi sappiamo che un giorno, prima o poi, dovremmo morire. Certo per i famigliari, perdere una persona cara è davvero terribile. Il dolore, sembra non finire mai. Poi, con il passare del tempo, ci si abitua, ma la ferita nel cuore resterà sempre.

Oggi abbiamo deciso di parlarvi di un messaggio che è diventato virale sul web. Una mamma, di nome Crissy Naticchia, ha raccontato la sua terribile esperienza e come è morto all’improvviso suo marito, Jeff. L’ha fatto per far capire a tutti, che non bisogna sottovalutare nulla e che è fondamentale che i medici capiscano subito il problema. Ha scritto: “Mio figlio, ora è alle medie, non ha un padre che gli insegni a guidare, a parlargli delle ragazze, ad aiutarlo a scegliere un college, ne può vederlo raggiungere tutti i suoi obiettivi. Mio marito era tutto per noi, ha fatto di tutto per renderci felici. Purtroppo l’abbiamo dato per scontato, come molte famiglie. Però, ora che non è più qui, ci sentiamo soli, spaventati e persi. La parte peggiore di questa storia, è come è morto. Era in salute e si stava rimettendo in forma con la dieta e l’esercizio fisico e poi improvvisamente gli è venuta la febbre. Lo conoscevo da ventisei anni e si è ammalato solamente due volte, quindi è stato un grosso problema per lui. L’ha avuta per diversi giorni, senza altri sintomi. Poi ha iniziato a sudare tantissimo, al punto tale che doveva cambiarsi spesso le lenzuola e i vestiti. L’abbiamo portato subito in ospedale e lì, con le urine, abbiamo scoperto che aveva un’infezione al rene. 

Così gli hanno prescritto degli antibiotici. La febbre ed il sudore alla fine se ne andarono, ma si sentiva lo stesso debole. Una volta è tornato a casa da lavoro, perché diceva che non si sentiva bene, poi si è addormentato e circa mezz’ora dopo si è svegliato e ha vomitato.

Il giorno seguente, poi è tornato a lavoro, ma ad un certo punto mi ha chiamato per dirmi che non si sentiva bene e che stava andando al pronto soccorso. Io e mia figlia siamo andate subito li e quando l’abbiamo visto aveva gli occhi e la pelle completamente gialli. Dopo dodici ore, era in terapia intensiva, attaccato ad un macchinario che lo aiutava a respirare. 

Quella sera, poi il dottore è venuto a parlarmi e mi ha detto che aveva la sua diagnosi, aveva la Babesia. Una malattia che arriva dalle zecche e che attacca i globuli rossi. Alla fine, il medico, dopo che sono tornata a casa, mi ha chiamato alle quattro e trenta del mattino, per dirmi di andare subito li. Ovviamente ero sotto shock. Due ore, dopo il mio amato marito è morto!

Il mio obiettivo nel scrivere questa lettera, non è per essere compatita, ma per rendere le persone più consapevoli di questa infezione. Se noi l’avessimo capito prima, forse Jeff ora, sarebbe ancora qui con noi!”

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