La crudeltà a volte non ha limite. Riposa in pace Pamela
“Spero e prego che giustizia sia fatta! Quello che le hanno fatto è indescrivibile e così crudele che spero di vederli soffrire lentamente fino alla morte!…ti amo Pamela”. Queste le parole della madre di Pamela Mastropietro scritte su un post di Facebook. La ragazza Romana è stata uccisa e sezionata e il cui cadavere
è stato trovato mercoledì mattina in due valigie nelle campagne di Pollenza, nella provincia di Macerata. Ieri sera la donna si era messa in viaggio da Roma con la fragile speranza che quella fatta a pezzi non fosse sua figlia. Questa mattina c’è stato il tristissimo compito di riconoscere il cadavere. La madre della ragazza molto minuta ed esile, è stata poco più di mezz’ora all’obitorio e poi accompagnata in caserma per alcune formalità. Era stata proprio lei a denunciare la scomparsa della figlia. Intanto per l’omicidio, è stato fermato un nigeriano con il permesso di soggiorno scaduto e precedenti penali per droga. Il giovane di 29 anni, si chiama Innocent Oseghale. L’uomo è stato interrogato nella notte e dichiarato in stato di fermo. Il giovane è stato individuato grazie alle immagini delle telecamere di sicurezza: sarebbe l’ultima persona ad aver avuto contatti con la vittima.
Oseghale ha negato di aver ucciso Pamela ma sono diversi gli elementi contro di lui. Nella sua abitazione i carabinieri del Ris hanno trovato i vestiti della vittima sporchi di sangue e altre tracce ematiche.
Ad inchiodarlo inoltre, è stata la testimonianza di un cittadino straniero, che ha ammesso di aver visto il Nigeriano la sera del 30 Gennaio, con 2 valigie al seguito.
Per tutta la giornata, la scientifica continuerà a fare accertamenti nella casa dell’uomo, dove sono state trovate tracce ematiche e brandelli di vestiti insanguinati della ragazza.
I carabinieri ritengono che in quella casa sia morta la ragazza, e sopratutto fatta a pezzi con strumenti da taglio o meccanici. All’Ansa il comandante provinciale dei carabinieri di Macerata Michele Roberti ha detto che le indagini sul caso non sono finite.
“Al momento ci sono elementi per il fermo di una sola persona, ma non escludiamo che possano emergere spunti di indagine sull’eventuale coinvolgimento di altre persone”.