La maggior parte delle persone non riconosce questi oggetti

La maggior parte delle persone non riconosce questi oggetti

Ci sono degli oggetti che la maggior parte di noi non sanno cosa siano e non sanno nemmeno da dove arrivano. Ci sono cose che non usiamo più da tempo: magari qualcuno di noi c’è cresciuto e le ricorda con nostalgia, mentre le giovani generazioni non sanno nemmeno di cosa stiamo parlando. Come nel caso di questi oggetti.

È, ad esempio, il caso di questi oggetti. Che sembrano delle vecchie monete, ma sono molto altro. Voi li avete mai visti?

C’era una volta quando tutte le ragazze dovevano imparare a cucire (chissà perché non i ragazzi, vero?): nel kit essenziale da cucito c’erano le forbici, un puntaspilli, spilli, aghi, un metro.

Tutti oggetti che oggi sappiamo riconoscere anche se non abbiamo mai usato ago e filo. Questi oggetti, invece, servivano per infilare il filo nell’occhio dell’ago.

E magari in alcuni di questi kit c’erano anche i gessetti da sarto: questi almeno li avete visti almeno una volta, vero? Ma ci sono anche altri oggetti che forse le nuove generazioni non sanno riconoscere, perché non ne hanno mai visti in circolazione.

Una volta per aprire le lattine bisognava avere uno di questi aggeggi. Che con l’apertura facilitata sono diventati desueti, oggetti da museo e che non troviamo più nei bar, nei ristoranti o nelle case.

E questo sapete cos’è? Un adattatore per dischi, che oggi non serve più, dal momento che non usiamo più i dischi per ascoltare la musica. Abbiamo anche abbandonato musicassette, cd e tra un po’ anche iPod e lettori musicali mp3, perché tutto è virtuale e in streaming. L’adattatore serviva per ascoltare un disco nel giradischi anche se la dimensione non era quella corretta.

E che dire dei pantaloncini per fare la sauna? Negli anni Settanta erano molto in voga. Ovviamente non uscivano di casa conciate in quella maniera, ma tra le mura domestiche indossavano questi indumenti per perdere peso.