La vera storia di Oksana Bondarchuck

Oggi vogliamo raccontarvi la storia di Oksana Bondarchuck, nata in Ucraina, nell’anno 1989. Nonostante i ripetuti esami a cui la mamma si era sottoposta durante i nove mesi di gestazione, nessun medico si era accorto nell’anomalia di Oksana. La piccola è nata con le gambe deformate, non aveva i pollici e le unghie. Era anche affetta da una una malattia che le attaccava i reni.

Purtroppo la colpa di ciò, fu attribuita alle radiazioni del disastro di Chernobyl, avvenuto tre anni prima. Oksana è stata vista come un problema, che i genitori non si sono sentiti di affrontare. Nonostante fosse sangue del loro sangue, avrebbe portato ostacoli troppo grandi per loro, così decisero di lasciarla in orfanotrofio e di sparire per sempre dalla sua vita. Ed è proprio lì, che se ne è stata per i suoi primi 7 anni di vita, costantemente presa in giro e vittima di bullismo. Oksana era quella “strana”, veniva umiliata, picchiata, le rubavano da mangiare… ma, nonostante tutta quella sofferenza, lei continuava a vivere giorno dopo giorno, sognando che un giorno una famiglia sarebbe andata lì e l’avrebbe salvata da tutto. Purtroppo però, le persone che facevano visita all’orfanotrofio, guardavano tutti, tranne lei. Ormai non avevano più speranza, così gli operatori dell’orfanotrofio, provarono ad inserirla nella lista internazionale. Stranamente, o meglio, inaspettatamente, diversi giorni dopo, arrivò una chiamata dagli Stati Uniti. Era una donna, di nome Gay Masters, che di mestiere faceva la logopedista e che voleva adottare proprio lei.

Oksana la vide per la prima volta quando aveva due anni, ma Gay riuscì ad adottarla soltanto diversi anni dopo, poiché il processo di adozione è stato molto lungo. Ogni volta che andava a trovarla e poi tornava al suo paese, Oksana aveva il terrore di non rivederla più. Invece, Gay, non ha mai mollato e, alla fine, quando aveva otto anni, è riuscita a portarla a casa con se.

Oksana era magrissima, pesava a malapena 35 kg. Gay la portò ai migliori specialisti del suo paese, per farla curare e per renderle la vita migliore, ma tutti le consigliarono la stessa cosa, amputare le gambe. Alla fine, lei stessa capì che quella era davvero la cosa migliore da fare e decise di seguire il consiglio dei medici.

Dopo l’amputazione, grazie alle protesi, Oksana riuscì a camminare, poi a correre e negli anni anche a pattinare. Non si diede mai per vinta, iniziò a fare canottaggio e scoprì di avere una dote unica, tanto che diventò una campionessa a livello mondiale.

E’ stata scelta anche per posare nuda per una rivista sportiva. Guardate:

Oksana oggi è considerata una fonte di ispirazione e un’eroina, soprattutto per tutti quei bambini che sono in orfanotrofio e che lei, va puntualmente a trovare.

E’ diventata famosa, ma in pochi sanno quale grande dolore ci sia nascosto dietro quel meraviglioso sorriso.