Meloni contestata a Livorno, contro di lei bottiglie e sputi: “Aggredita dai centri sociali”

Una contestazione che la stessa Giorgia Meloni definisce come una vera e propria aggressione. E’successo alla leader di Fratelli D’Italia oggi pomeriggio in quel di Livorno. La Meloni ha fatto un giro nella città Toscana e giunta nel quartiere popolare di Sant’Andrea, alcuni manifestanti le hanno prima cantato Bella Ciao, e poi si sono messi ad urlare che Livorno è antifascista.

Sono anche partiti alcuni sputi verso la Meloni. Un cartello è stato esposto con su scritto ‘Livorno i fascisti non li vuole. Meloni vattene!’. La Meloni è stata anche raggiunta da una bottiglia di plastica durante la contestazione, quando stava entrando in auto per lasciare la città. L’auto della donna è stata circondata dai manifestanti, ma il veicolo è comunque riuscito ad andare via nonostante i calci e i pugni di alcuni. “A Livorno oggi le due Italie che si confrontano il prossimo 4 marzo: da una parte Fratelli d’Italia che parla con i commercianti, con le persone comuni, di sicurezza, di tutela del piccolo commercio, di identità, di marchio italiano. Dall’altra i soliti quattro deficienti dei centri sociali che quattro giorni fa in branco prendevano a calci un brigadiere dei carabinieri mentre era a terra e che oggi vogliono impedire a me di parlare. Scegliete da che parte stare, italiani. Scegliete se stare dalla parte degli antidemocratici o della democrazia e della libertà”.

Poi la Meloni si rivolge alla Boldrini, Grasso, Minniti e Renzi:

“Se quello che è accaduto a Livorno fosse successo a qualche esponente di sinistra ci sarebbe qualcuno che chiederebbe l’intervento dei caschi blu dell’Onu.

Non sono stata contestata come vedo sta riferendo certa stampa ma sono stata aggredita. Sono stata insultata e mi hanno sputato impedendoci di parlare e di incontrare i commercianti che da troppi anni combattono con la crisi”.

“Vorrei sapere dalla Boldrini, da Grasso, Minniti, Fiano, Renzi chi è qui l’intollerante chi è il problema.

Questi sono gli stessi che prendono a calci i carabinieri a Piacenza” ha poi concluso.