Non sente la sua nipotina da mesi, così chiede alla polizia di controllare

Proteggere i figli, è nell’indole di qualunque normale genitore. Così come preoccuparsi di loro e far si che siano la  priorità su ogni cosa. E la cosa peggiore per un genitore, è vederli soffrire, sapere che c’è qualcosa che non va, vederli feriti, non poterli aiutare… anche se, purtroppo, esistono persone che vengono definite “genitori”, ma che in realtà non lo sono affatto..

Un esempio ne è la bambina di cinque anni, protagonista di questa storia. Il suo nome è Angel. Una donna, di nome Linda Benskey, sua nonna (matrigna di suo padre), era un po’ che non sentiva il suo figliastro, che aveva cresciuto come suo stesso figlio e non sentiva più la sua nipotina. Era preoccupata e, poiché abitava in un altro stato, alla fine, disperata, ha chiamato le autorità del posto e ha spiegato il suo stato di ansia, pregandoli di andarsi solo ad affacciare a casa loro, per controllare che stessero bene e rassicurarla. Gli agenti accettarono, ma quando arrivarono sul posto, trovarono qualcosa di scioccante. La bambina, Angel, era stata rinchiusa dentro un armadio nel sottoscala, ferita, sporca e ferita, con tagli e bruciature. Tremava e aveva i capelli rasati. Era piena di lividi, era terrorizzata… era ben diversa dalla bambina dai riccioli d’oro e gli occhi azzurri, descritta da Linda. Quando gli ufficiali hanno domandato alla piccola quando tempo era passato dall’ultima volta che aveva mangiato, lei rispose: non lo so. Sono iniziate subito le ricerche per Adam Byrd e Crystal Carnahan, questi i nomi di suo padre e la sua compagna, accusati  di pedofilia, incuria e aggressione con un’arma mortale.

Linda e la mamma biologica di Angel, contattata da lei dopo ciò che è accaduto, stanno lottando per la custodia della piccola, affidata al momento ai servizi sociali.

Forse Crystal non era la sua vera mamma, ma Adam era suo padre, come si può fare ciò ad una bambina? Con quale coraggio?

Se c’è una cosa che vorremmo, è che venga fatta loro la stessa cosa!