“Pensione minima a 1000 euro e un nuovo ministero della terza età”. Le promesse di Berlusconi a favore degli anziani

E’ tempo di campagna elettorale in Italia, la prossima Primavera infatti, gli Italiani saranno chiamati alle urne. E naturalmente, chi in modo, chi in un altro, già è cominciata la bagarre tra i partiti Italiani che ci rappresentano.

Naturalmente in prima linea c’è sempre lui, Silvio Berlusconi. Come al solito, il leader di Forza Italia punta tutto su l’elettorato più anziano, e torna sul tema a loro più caro: la pensione.

“Io ho promosso alcuni studi universitari al San Raffaele, e secondo i ricercatori l’obiettivo a portata di mano è quello di accrescere la prospettiva di vita fino a 125 anni. Tutto questo è positivo, apre prospettiva affascinanti ma anche diversi problemi perché le persone devono poter invecchiare in salute ma anche in sicurezza economica”.

Parole che non lasciano alcun dubbio, sullo stratagemma che adotterà Silvio.

“Nel 2016 3 milioni di anziani hanno dovuto rinunciare alle cure perché troppo costose. Oggi nessuno anziano può vivere con una pensione minima di 500 euro: oggi è doveroso e indispensabile aumentare almeno a un milione di euro i minimi pensionistici . Nessun anziano deve essere escluso da questa misura, comprese le nostre mamme che hanno lavorato tutti i giorni a casa e che devono poter avere vecchiaia dignitoso. Se gli italiani ci faranno governare saranno questi i primi provvedimenti del nostro governo: è un impegno che prendo con voi”.

Ma non è finita: “Nel nostro prossimo governo ci sarà una novità importante: il ministero della terza età. Dare voce agli anziani significa dare voce alla parte più saggia del Paese”. E Berlusconi, ufficialmente, si candida a portavoce di questa parte.

Molti sono gli Italiani rimasti delusi dalle sue promesse mai mantenute, ma dalla sua ha ancora molti estimatori. Motivo per il quale i leader degli altri partiti, dovrebbero preoccuparsi.