Perché a Capodanno si buttano le cose vecchie?
Da dove deriva la tradizione di disfarci degli oggetti usati con l'arrivo dell'Anno Nuovo?
Capodanno non vuol solo dire fare festa con gli amici, brindare allo scoccare della mezzanotte e guardare i fuochi d’artificio, Capodanno vuol dire rispettare tutta una serie di tradizioni. C’è quella che ci dice che dobbiamo indossare biancheria intima rossa (che dovremmo poi buttare via il giorno dopo), quella che ci ricorda di baciarci sotto il vischio, quella che vuole che mangiamo lenticchie, uva e melograno come portafortuna e tante altre ancora. Una fra le più interessanti è quella che vuole che a Capodanno si buttino via le cose vecchie.
Il senso è semplice: sta arrivando l’Anno Nuovo, quindi arriva il cambiamento, per cui con l’arrivo del nuovo è bene gettare via le cose vecchie, via il vecchio e spazio al nuovo. Qualcuno lo intende metaforicamente e magari prende un vecchio paio di mutande e le getta nella spazzatura.
Ma la tradizione più antica prevedeva di gettare letteralmente dalla finestra oggetti vecchi e rotti per indicare che ci si stava lasciando alle spalle le cose inutili per fare posto a quelle nuove. Fortunatamente questa usanza è in declino, vuoi anche per tutti gli incidenti che capitavano: in passato si buttavano dalla finestra anche vecchi televisori e lavatrici rotte, sai che gioia per chi passava sotto casa in quel momento?
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Un’altra usanza è quella di lanciare cocci a mezzanotte, tradizione tipica soprattutto del Sud. In questo caso il significato è quello di allontanare da noi il Male spirituale simboleggiato dai cocci fisici. Anche qui con rischi per la salute dei passanti e delle auto parcheggiate.
Foto: Flickr