Perché è virale la guida illustrata contro l’islamfobia di Marie-Shirine Yener?

E perché tutti dovremmo leggerla e condividerla?

 

Marie-Shirine Yener è una giovane illustratrice francese e in questi giorni si parla molto di lei sul web, per una guida illustrata che ha realizzato e che è diventata in breve tempo virale. La ragazza ha infatti ideato una striscia di illustrazioni per scongiurare l’islamfobia: una serie di istruzioni da seguire se si è testimoni di molestie islamofobiche. La guida spiega in pochissimi passaggi cosa fare per proteggere chi viene ingiustamente attaccato: parole chiare, semplici e disegni altrettanto facili da capire, per dire basta a eventi di questo tipo.

La guida di Marie-Shirine Yener contro l'islamfobia

La guida di Marie-Shirine Yener contro l’islamfobia

La sua tecnica, in realtà, è valida per le molestie di ogni genere. Quello che dobbiamo fare se ne siamo testimoni è semplice:

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Cosa fare in pratica!

1. Attaccate bottone con la persone presa di mira, sedetevi vicino a lei e salutatela: dovete cercare di apparire calme e accoglienti. Ignorate l’aggressore.

2. Cominciate a parlare del più e del meno: di un film che vi è piaciuto, del tempo, degli abiti che indossate… E continuate a ignorare l’aggressore.

3. Costrute uno spazio sicuro intorno alla persona presa di mira, guardandola negli occhi e continuando a ignorare l’aggressore, che presto lascerà la presa.

4. Continuate la conversazione finché l’aggressore non è andato via e la persona aggredita non si trova al sicuro. Eventualmente accompagnatela per un breve tragitto, ma se dice di essere a posto non insistete.

All’Independent Marie-Shirine Yener ha spiegato:

Ho iniziato a pensare a questa guida per cercare una soluzione alla crescente insicurezza che colpisce la comunità musulmana in Francia. La gente si sentiva spaventata e le segnalazioni di molestie e aggressioni si moltiplicavano. La mia guida raccomanda di ignorare il molestatore, di avvicinarsi alla vittima musulmana e di cominciare una conversazione intensa, prima di accompagnare la persona presa di mira in un posto sicuro. Ho notato che quando si desidera trasmettere un messaggio, un’immagine vale più di mille parole. In diversi mi ha ringraziato, tra cui i musulmani stessi, dicendo di sentirsi sostenuti“.

Complimenti a questa ragazza: un’idea davvero utile e geniale, nel suo piccolo può fare la differenza!

Foto: maeril