Perchè il rumore dell’acqua ci fa dormire

Scopriamo come il nostro cervello percepisce i vari suoni

 

Mentre i suoni improvvisi attivano nel nostro cervello un campanello di allarme, come in presenza di una  minaccia, il suono continuo – come quello delle onde del mare – provoca un effetto opposto di tipo calmante.
Questo perché il cervello interpreta questi suoni come  delle non-minacce. Secondo Orfeu Buxton, un professore associato della Pennsylvania State University, questo tipo di suono può anche  bloccare altri rumori più allarmanti. Il docente ha esaminato le distinzioni tra i suoni di minacce improvvise e i suoni di non minacce graduali. 

La differenza tra i suoni

Un suono improvviso dai 40 decibel in sù, più o meno il volume di un sussurro, può interrompere il sonno, anche se profondo. In presenza di suoni che si avvicinano gradualmente  – come elicotteri  o  il traffico –  che hanno un volume di circa  70 decibel, non portano a svegliare le persone, diversamente da un telefono che squilla all’improvviso. In quest’ultimo caso si attiverebbe il nostro “sistema di allarme” biologico alle minacce.

Il rumore del mare

Il rumore del mare

Rumori lenti

Quando i rumori sono lenti, vengono interpretati  come suoni di non minacce per cui hanno un effetto calmente.  E’ come se il nostro cervello interpretasse questi suoni come il ripetersi della frase: Non ti preoccupare, non ti preoccupare, non ti preoccupare“.

Il rumore della sveglia

Il rumore della sveglia

Questi suoni calmanti possono anche bloccare i rumori che il cervello potrebbe interpretare come minacce. Una playlist che dispone di un temporale estivo o di un ruscello potrebbe mascherare il rumore ad esempio di uno sciacquone. Per questo  l’ascolto di una leggera pioggia di sottofondo riesce a conciliare il nostro sonno.