Pic nic fuori porta: il Cratere degli Astroni ad Agnano

Un'oasi verde nel centro di Napoli: ecco cosa vedere

 

Avreste mai pensato che potesse esserci una Riserva naturale del WWF proprio a Napoli? Il Cratere degli Astroni, situato nei Comuni di Pozzuoli e Napoli, è inserito nell’area vulcanica dei Campi Flegrei ed è uno dei pochi crateri (circa 30) ancora preservati della zona.
La Riserva si estende per circa 247 ettari e al suo interno il cratere rappresenta una caldera occupata da fitti boschi e laghi, che contribuiscono a creare un paesaggio veramente suggestivo. Il Cratere degli Astroni è gestito dal WWF dal 1987 e conserva una flora e una fauna selvatica di grande importanza. Al suo interno ci sono 15 km di percorsi diversificati, per poter partire alla scoperta dell’Oasi. Durante il regno dei Borbone era uno dei siti reali di caccia, oggi è un’oasi da tutelare.

Il Cratere degli Astroni è il luogo ideale per pic nic in famiglia e scampagnate con gli amici. Il vantaggio grandissimo è quello di essere a pochi km dal centro della città, comodo per chi non vuole allontanarsi troppo e godere comunque delle bellezze della natura.

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Il Cratere dall’alto

1. La Storia del Cratere degli Astroni

Il Cratere si originò circa 3700 anni fa. I primi documenti sulle visite a questa zona risalgono al 1217, quando Federico II si recò agli Astroni per curarsi da una malattia e utilizzarli come bagni termali. Nel XV secolo, invece, diventò una Riserva di Caccia, dove Alfonso I d’Aragona si divertiva a predare cervi, cinghiali e uccelli. Nel 1721 l’Area fu donata ai Gesuiti, ma poi ripresa da Carlo III di Borbone. Durante la Seconda Guerra Mondiale fu utilizzata come deposito d’armi. La zona raggiunge la tanto agognata tranquillità nel 1969 quando il Ministero dell’Agricoltura e Forese la riconobbe come Oasi e negli anni seguenti affidata al WWF Italia. Solo nel 1992 l’Oasi venne aperta al pubblico.

2. L’itinerario nel Bosco a prova di bambino

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Gennarino

Prima del pic nic non volete fare una buona passeggiata? Il sentiero Natura del Bosco è da non perdere: vi troverete in una riserva piena di pini marittimi che, se guardati con attenzione, nascondono cortecce bucherellate dal picchio rosso maggiore. Ma ciò che vi sorprenderà più di tutto sarà Gennarino, una farnia secolare che è diventata un po’ il simbolo dell’Oasi e che si stima abbia circa 350 anni. Un aneddoto: per abbracciare Gennarino ci vogliono le braccia di più di 10 bambini.

3. L’itinerario ornitologico: per volare insieme a 130 specie di uccelli

Il Cratere degli Astroni conserva anche un gran numero di uccelli: scriccioli, capinere, cincee e ghiandaie. Nella zona della Cava rachitica troverete il bellissimo falco pellegrino e verso il Lago Grande si potranno ammirare gli uccelli acquatici come il germano reale o la gallinella d’acqua.

4. Gli orari di apertura e le visite

Gli orari e i giorni di apertura sono il venerdì e il sabato dalle 9,30 alle 13,00 con chiusura alle 14,30, mentre la domenica dalle 9,30 alle 14,00 con chiusura alle 15,30. Per maggiori informazioni potete inviare una mail a info@oasiastroni.it oppure chiamare al numero 0815883720. All’interno del Cratere degli Astroni ci sono due aree di sosta per i pic nic, all’ingresso e sul fondo del cratere. Non è consentito portare biciclette o palloni, ma avrete modo di fare lunghe passeggiate e corse immersi nella natura. Ci sono anche numerose associazioni che organizzano di frequente visite personalizzate, alla scoperta di pipistrelli o di aree della Riserva.

5. Come raggiungere l’Oasi

In auto dovrete percorrere la tangenziale di Napoli, uscita Agnano e proseguire sulla destra per 2 km. Se deciderete di giungere alla Riserva in autobus dovrete prendere la linea C14 a partire dalla Cumana Stazione Pianura o da Bagnoli – Piazza Salvemini. Potete sostare l’auto nei pressi dell’ingresso, ma ricordate che alla Riserva si accede unicamente a piedi, percorrendo l’antico sentiero borbonico che parte dalla Torre di ingresso arriva sul fondo del cratere per un dislivello di circa 80 metri. Nei dintorni non dimenticate di dare un’occhiata alla Solfatara, cratere vulcanico ancora attivo, di cui sentirete l’odore caratteristico, oppure provate a rilassarvi per una giornata nella Terme di Agnano.

Fonte: canonclubitalia.com; espressonapoletano.it; mapio.net; 3.bp.blogspot.com