Potere alle mamme, leader in casa e sul lavoro

Diventare mamma non deve essere un ostacolo professionale, ma anzi può diventare uno strumento per fare carriera

 

Desiderate avere un bambino, ma siete preoccupate: come si fa con il lavoro? A un certo punto della vita è un sentimento comune nelle donne, complice la biologia. Ovviamente fare figli non deve essere né obbligatorio né l’unico modo per sentirsi realizzate. Sono tutti stereotipi old style, che dovrebbero cadere nel dimenticatoio. Vero è che una volta intrapresa la strada della maternità non si può più tornare indietro.

Le gioie della maternità sono dolori in ufficio

Lavorare dopo il parto è impossibile per molte donne

Un piccolo esserino, bisognoso di noi in tutto e per tutto, entra nelle nostre vite, rivoluzionandoci l’esistenza (soprattutto le notti). Pappe, pannolini, bucati sono solo il primo step. Notti in bianco e stanchezza cronicizzata, gli effetti collaterali. E poi c’è l’ostacolo lavoro.

Bisogna rientrare. I colleghi di solito, lividi di invidia, si fanno scappare battute del tipo “ti sei presa una bella vacanza”, alcuni fanno commenti del genere “la maternità ti ha reso più docile”, sottolineando una debolezza caratteriale nuova (un uomo certe cose non se le sente certo dire). Per non parlare di quei datori di lavoro che non assumono mamme o che fanno di tutto per sbarazzarsene.

Il risultato? In Italia una donna su due non rientra al lavoro dopo il parto, perché non trova condizioni favorevoli. E stare a casa ad accudire il proprio bambino è meno costoso (proprio a livello economico) che affidarlo a una struttura.

E se la maternità fosse uno “strumento” in più?

Super Megan the Super Mother comes out of the phone booth to fight fear.

La maternità è una risorsa in più, non un ostacolo

C’è chi non la pensa così, per fortuna. C’è chi è convinto che diventare genitori sia una delle esperienze più potenti della vita di una persona. È con questa filosofia che Riccarda Zezza e Andrea Vitullo hanno creato “MaaM: Maternity as a Master”. Si tratta di un percorso formativo che trasforma le competenze genitoriali in competenze di leadership. Con risultati sorprendenti.

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Ci sono aziende che ancora non assumono donne

Diciamocelo chiaramente, il vero lavoro di manager inizia proprio in casa: la famiglia è un’azienda. Ci sono dipendenti da gestire (i figli), un bilancio (spesso in rosso) da sanare, acquisti e investimenti, un socio (partner, marito o compagno) con cui coordinarsi e sfide costanti per stare a galla e magari espandersi.

La nascita di un figlio è una rivoluzione per la famiglia: la neo-mamma e il neo-papà si trovano a gestire un sistema complesso. Nessuno è realmente preparato all’arrivo di un figlio (soprattutto il primo) anche quando lo hai cercato per anni. Però in ogni coppia (o persona) ci sono le risorse per fare questo grande passo e soprattutto avere il meritato successo. “MaaM-Maternity as a Master” aiuta a riconoscere queste abilità, che si attivano naturalmente, ma devono essere messe a fuoco per poterle trasferire con efficacia al mondo del lavoro.

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La filosofia di MAAM

Non è tutto, perché certe competenze si trasferiscono dalla maternità al lavoro, ma anche dal lavoro alla maternità. Perché la leadership “materna” è così importante? Perché rappresenta un modello attuale di leadership, basato sulla cura, sull’empatia, sull’ascolto attivo e la condivisione. Insomma, non solo professionisti, ma anche persone che sanno vedere oltre i loro ruoli. Non è quello che fa una mamma?

MaaM-Maternity as a Master, il libro

Questo percorso è destinato a rivoluzionare il paradigma della maternità sul lavoro. Le aziende spesso vivono la genitorialità del proprio dipendente come un ostacolo alla produttività. In realtà è un’opportunità, per tutti. Avere personale qualificato, ma anche flessibile non è una cosa da poco.

Nel saggio, firmato da Vitullo e Zezza, gli autori propongono un innovativo percorso di cambiamento in cui le competenze genitoriali diventano la base per costruire pratiche di leadership: dalle capacità relaziona­li all’ascolto, dalla rapidità di scelta alla gestione delle difficoltà (tutte cose che fanno parte della quotidianità di una mamma).

Gli autori indica­no come partire proprio dalla maternità per ripensare l’organizza­zione del lavoro, abbattendo gli ostacoli che oggi limitano la crescita delle perso­ne e formando leader capaci di affronta­re le sfide del presente con competenza e creatività.

 

Credits: Maam; Pinterest