Ricordate Wang? Il bambino che è arrivato congelato a scuola? Dopo la diffusione della sua storia è accaduto qualcosa che nessuno si aspettava

Pochi giorni fa sul web è diventata virale una fotografia scattata da un insegnante a un suo alunno, in una zona rurale di di Zhaotong, nella provincia cinese dello Yunnan. E’la foto che ritrae il piccolo Wang Fuman, un bambino di 8 anni che ogni giorno, nonostante il freddo cammina per 4,5 km. per andare a scuola.

E quando arriva, come si vede nell’immagine, con le mani e le sopracciglia ricoperte dal ghiaccio e le mani distrutte dal freddo. Nella foto che ha fatto intenerire il mondo, è in piedi in classe, con i suoi compagni che ridono dietro per il suo aspetto. “Quel giorno la temperatura al mattino era di -9°C”, ha detto il preside confermando che Wang, che vive in una baracca con la nonna e la sorella mentre i genitori lavorano in un’altra città, impiega più di un’ora ogni giorno per arrivare a scuola e non ha neppure un paio di guanti o una sciarpa a proteggerlo dal freddo. Dopo che la storia è diventata virale, in tantissimi si sono offerti per aiutare la sua famiglia. E a quanto pare, la cifra raggiunta è stata molto alta, per il bambino infatti sono stati raccolti circa 65.000,00 euro. Il problema è che l’associazione governativa che ha raccolto i fondi per il piccolo,

la Zhaotong Youth Development Foundation, gli avrebbe fatto avere, di questi soldi, solo mille euro. I restanti fondi dovrebbero finire nelle mani di altri alunni bisognosi.

“Il resto dei soldi raccolti andranno per aiutare alunni meno fortunati di lui, che vivono nella sua stessa regione”, ha dichiarato la fondazione in una nota. “Inoltre, ogni compagno di classe di Wang riceverà 500 yuan (65 euro)”.

L’associazione inoltre, ha fatto sapere che non hanno voluto dare l’intera somma alla famiglia del bambino, perchè non sarebbe bene che diventasse ricco in un solo colpo. “Non è sano per la crescita” avrebbero detto.

In ogni caso questa scelta avrebbe diviso la popolazione, c’è infatti chi si dice d’accordo, perchè così si aiuteranno anche altri bambini,

chi invece parla di inganno a chi ha donato i propri soldi e che la fondazione non avrebbe il diritto di ridistribuire a suo piacimento il denaro.