Se è troppo caldo al lavoro potete andare a casa

Lo dice la legge!

In questi giorni le temperature si stanno facendo roventi: se siete in vacanza, poco male, soffrirete di meno, ma pensate a tutti coloro che sono ancora bloccati al lavoro, magari in uffici dove non ci sono aria condizionata o ventilatori che siano in grado di darci un po’ di sollievo dalla calure estiva. Lo sapete che se un luogo di lavoro è troppo caldo, siete legittimati ad andare a casa perché in quelle condizioni è impossibile lavorare? Lo dice la legge.

Pasquale Staropoli, esperto di Fondazione Studi Consulenti del lavoro, spiega che se sul luogo di lavoro è così caldo da non poter svolgere le proprie mansioni, si può andare via chiedendo un permesso. Buono a sapersi in questi giorni di caldo insopportabile e buone notizie per tutti coloro che invano hanno chiesto al datore almeno un ventilatore, se non un condizionatore.

A monte di qualsiasi discorso sull’argomento, c’è l’articolo 20187 del Codice Civile secondo cui ‘L’imprenditore è tenuto ad adottare nell’esercizio dell’impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro‘”.

Il datore di lavoro deve prevenire tutti i rischi che possono insorgere sul luogo di lavoro: la sicurezza di ogni lavoratore è importante e riconosciuta dalla Costituzione e quindi ogni imprenditore deve anteporre questo diritto al profitto.

Tale principio viene attuato nel Testo unico in materia di sicurezza sul lavoro (decreto legislativo 81/2008) in cui si introduce il concetto di agenti fisici e di microclima, che possono comportare rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori. Insomma, bisogna monitorare le temperature all’interno di un ufficio come si monitorano gli altri agenti fisici“.

Non si parla di una temperatura specifica, bensì di una temperatura adeguata all’organismo umano tenendo conto del lavoro che le persone fanno. Per fare un calcolo più preciso si può fare riferimento alla norma UNI-EN-ISO 7730: tramite un’equazione che prevede parametri come metri quadrati, numero di persone, pc presenti, umidità e ventilazione si può ottenere la temperatura massima con cui un lavoratore può lavorare.