Si toglie la vita a 14 anni, il padre da una lezione ai bulli
Questa è la storia di Amy Everett, una ragazza di 14 anni dolce e bella ma queste qualità non le sono bastate per “salvarsi” dai bulli che con i loro insulti e pressioni l’hanno portata a togliersi la vita. Il gesto inaspettato da parte del padre è stato quello di invitare tutti i bulli al funerale.
A 6 anni Amy firmò il primo contratto da modella e da quel giorno la sua vita cambiò per sempre. Un’azienda Australiana che produce cappelli la scelse per una campagna pubblicitaria e il suo volto fece il giro del paese.
La fama però non si rivelò la favola a cui tutti noi pensiamo, affrontò terribili conseguenze che le fecero pensare di non avere altre possibilità se non quella di togliersi la vita.
Era una bambina solare e serena ma si trasformò presto in un’adolescente nervosa e ansiosa. Si chiuse in se stessa e decise di non andare più a scuola.
Kate, la madre, a News racconta che i ragazzi le mandavano continuamente offese terribili.
“Non so se una 12enne sappia il significato, non dovrebbero immaginarlo. Le dicevo ‘andrà meglio, ti accetteranno. Voglio solo farti capire che comandano loro, non prenderla male’ “.
Il 3 Gennaio Amy decise di compiere quel gesto estremo. I genitori dissero che quella di una notte terribile e interminabile, qualche giorno dopo quella notte il padre scrisse un messaggio su facebook.
Il post diceva: “Questa settimana è successo qualcosa che ci ha fatto capire come vanno utilizzati i social. Ma anche come non dovrebbero essere usati. Se la morte d Dolly puo’aiutare a salvare altre vite, allora non sarà stata vana”.
Ma aggiunse anche:
“Se qualcuno pensava che tutto fosse un semplice scherzo e si sentiva più forte bullizzando mia figlia, dovrebbe leggere questo post. Per favore, venite al funerale e guardate la devastazione emotiva che avete creato”.
Poi ha parlato alle “persone forti” chiedendo loro di combattere il bullismo. Oggi la scomparsa di questa giovane ragazza ha portato alla creazione di una fondazione contro il bullismo, la fondazione è stata chiamata Dolly’s dream in modo da aiutare tutte le persone che soffrono a causa del bullismo.