Un problema che affligge una donna su due una volta superati gli “anta”

Questa è una di quelle storie che ci fanno capire che il corpo umano è una macchina perfetta ma che, per funzionare senza problemi, ha bisogno di essere ben curata. La protagonista della storia l’ha scoperto per caso ma si tratta di un disturbo molto comune che affligge 1 donna su 2 dopo una certa età.

Una donna cinquantenne si era lasciata con il marito e, dedicandosi al lavoro e ai figli aveva messo un po’ da parte la sua vita privata. Erano ben 3 anni che non aveva nessun rapporto con gli uomini ma non ci aveva fatto molto caso. Ultimamente sentiva un fastidio nelle parti intime e non riusciva a farselo passare. Ha deciso, dunque, di andare dal suo ginecologo. Il dottore l’ha visitata e le ha chiesto se aveva avuto rapporti ultimamente. La donna, sentendosi tirata in causa, ha detto subito che lei non aveva rapporti con gli uomini da almeno 3 anni e che prima lo faceva solo con il suo ex marito quindi era esclusa una malattia… Ma il medico ha insistito chiedendole se aveva provato qualche volta a raggiungere il piacere da sola. La donna, sempre più stizzita gli ha detto di no… che lei “non era quel genere di persona”. Ma il ginecologo l’ha tranquillizzata dicendole che soffriva di atrofia v@ginale, un disturbo che colpisce tantissime donne che entrano in menopausa. Il fastidio è molto più frequente nelle donne che smettono di avere rapporti intimi o procurarsi piacere da sole.

Colpisce anche donne più giovanni che hanno poca attività se$$uale: le pareti v@ginali si assottigliano complice anche un abbassamento del livello degli estrogeni.

Tra queste donne molte sono pazienti operate di cancro al seno, come affermano gli specialisti della Mayo Clinic.

Come possiamo riconoscere l’atrofia v@ginale?

Bruciore nelle zone intime, perdite consistenti, prurito, dolore quando si prova ad avere rapporti intimi, difficoltà a fare pipì, ph v@ginale alterato e un aumento del rischio di infezioni micotiche.

E più fa male più le donne evitano di avere rapporti intimi o procurarsi piacere da sole, peggiorando ulteriormente la situazione.

Perché, ci piaccia o no, raggiungere l’0rgasm0 è una specie di ginnastica per le nostre parti intime, così come spiega in un’intervista, anche la dottoressa Louise Mazanti, terapista se$$uale.

Quindi se decidete di non fare se$$o con un partner, fatelo almeno da sole. La patologia la chiamano ”v@gina depressa” ed è curabile: può durare poche settimane o diversi mesi e non è facile diagnosticarla.