Viaggiare vegano
Viaggiare vegano e anche di gusto: tanti locali in giro per l'Italia per viaggiare mangiando vegano.
Quanti di voi al ritorno di una vacanza, tra i ricordi migliori dei giorni passati, inseriscono il ricordo di un piatto speciale gustato in qualche ristorantino intimo oppure estremamente famoso nella località visitata? Non aspetto risposte perché già lo so! Per noi italiani il cibo è un elemento fondamentale di una vacanza. Non si può prescindere dallo scegliere il posto ideale in cui mangiare o il piatto speciale da provare, come non si può dimenticare di scegliere accuratamente un hotel o una sistemazione adeguata.
In genere sono molte le possibilità, come sono molte anche le volte, che una esperienza può risultare decisamente negativa. Se poi si è vegani e, quindi, non si può ordinare liberamente da un menù qualsiasi cosa giri per la testa, ecco che le difficoltà aumentano. Se si è vegani dove andare in vacanza? Quale località può aiutarmi di più? Quale risponde meglio alle mie esigenze? Dove viaggiare per mangiare vegano?
Fortunatamente il mondo della ristorazione si sta adeguando alla tendenza: aumentano vegetariani e vegani, aumentano di conseguenza anche i posti in cui è possibile mangiare vegano.
Sparsi per lo stivale sono tanti i ristoranti, i pub o i fast food che ormai parlano vegano. Anche il Mac Donald ha creato un panino Vegano… dimenticando la carne stranamente!
Escono guide vegane che elencano i locali migliori: un esempio per tutti la recentissima guida “Viaggia Vegan“, tour operator organizzano veri e propri viaggi vegani.
Insomma, la ristorazione non rimane insensibile all’argomento tanto in voga in questo periodo. Allora, se così vasta è l’offerta, è il caso di mettere un punto e fare una piccola lista.
Partiamo dallo storico Joia di Milano di Pietro Leemann, insomma parliamo di alta cucina, non di certo di un ristorantino in cui fare uno spuntino low cost. Al Joia prima ancora di mangiare con la bocca si assaporano i piatti con gli occhi: di fronte a voi troverete vere e proprie composizioni artistiche. A qualcuno può piacere, altri invece preferiscono una cucina più concreta, rimane il fatto che il Joia è stato un vero e proprio uragano nel mondo della ristorazione italiana.
Milano è sicuramente la città che si è aperta prima a questa tendenza: oltre al Joia, infatti, molti altri illustri esempi come il Radicetonda, o il Ghea o ancora Osteria 55.
Ormai, comunque, lo stile vegano si è diffuso anche altre città d’Italia. A Torino, ad esempio, potete trovare il Ratatouille che, oltre a offrire un servizio ristorante con 30 posti a sedere, si occupa anche di pasticceria, gastronomia, servizio di catering, consegne a domicilio e corsi di cucina.
Passeggiando per l’Italia potreste voler fare una pausa a Lucca presso il Nanda’s, per un Veg-menu di colazione a base di cappuccino vegano o caffé equosolidale oppure per un brunch a base di HotdogVeg o Hamburger Vegetale.
A Roma molto carino e da segnalare è Il Margutta, ristorante aperto sia a pranzo che a cena, per brunch, catering ed eventi.
Stravagante già nel nome è, invece, l’Estravagario di Bologna che si fonda su una filosofia fondamentale: il rispetto dell’ambiente e lo “sviluppo umano e sociale dei produttori che sono all’origine degli alimenti” (come recita una pagina del loro sito).
A Cagliari, invece, si trova La Terra di Mezzo, un ristorante a gestione familiare che offre piatti molto semplici, ma gustosi e basati su ingredienti di qualità.
Carino anche il piccolo e intimo Bio Bistrot di Catania, apprezzato soprattutto per una veloce e biologica pausa pranzo.
Ne avete provato qualcuno? Personalmente non vado purtroppo oltre Il Margutta di Roma, quindi qualcuno potrà darmi qualche opinione o consigliare qualche altro punto d’incontro per vegani. Io sono decisamente tutta orecchie.