Vino e cibo: ecco gli abbinamenti che non dobbiamo mai fare
Meglio evitare gli errori più banali.
Pensate che abbinare vino e cibo sia un gioco da ragazzi? Forse lo è, se siete ristoratori esperti o sommelier che seguono di continuo corsi di aggiornamento, ma se siete alle prime armi, ma volete fare bella figura con gli ospiti invitati a pranzo e a cena, meglio non improvvisarsi. Ci sono delle regole di base che bisogna assolutamente seguire per non fare brutte figure, quando scegliamo la bottiglia di vino che andiamo ad abbinare al piatto che stiamo portando in tavola. I nostri amici di Dissapore ci spiegano quali sono gli errori più comuni: non fateli più, su, anche se finora abbiamo pensato che si facesse così.
Abbinamento vino bianco – pesce: se il piatto di pesce è leggero, è chiaro che bisogna seguire questa regola, ma se il sapore del pesce è più corposo si può anche osare con un bel rosso.
Il brut con la torta: assolutamente no. Il brut è aspro, la torta è dolce: non è un abbinamento convincente, meglio optare per un dolce o un Prosecco, mentre lo Champagne è meglio riservarlo come aperitivo.
Il rosè non va bene con tutto: ogni piatto ha bisogno del suo vino. Se a cena abbiamo ordinato cose diverse, ordiniamo vini diversi, non prendendo la bottiglia, ma optando per un calice.
Vino rosso e formaggio? Sì se sono formaggi arancioni, stagionati e poco acidi, per gli altri possiamo osare anche vini bianchi e persino lo Champagne, rimarrete sorpresi del sapore.
Non contano solo aromi e sapori: Pascaline Lepeltier, uno dei massimi esperti, spiega che non basta abbinare aromi e sapori, ma bisogna bilanciare grasso, dolcezza, consistenza del cibo con alcol, tannini, acido e dolce dei vini. Vi sembra facile?